BTicino, lunedì tutti a casa
L'azienda fornirà guanti e mascherine. Per gli impiegati non direttamente collegati alla produzione stop dal 17 al 25 marzo
![bticino apertura](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2012/09/bticino-apertura-152540.610x431.jpg)
Lunedì 16 marzo in tutti gli stabilimenti della BTicino Legrand non si lavorerà. Le aziende e i coordinamenti sindacali stanno trovando accordi in attesa di nuovi provvedimenti del Governo. A partire da martedì prossimo l’azienda si impegna a ridurre almeno del 40 % la presenza del personale operaio nelle aree produttive attraverso modalità di lavoro e di turnazioni che saranno concordate con la rsu nei singoli stabilimenti del gruppo. La chiusura collettiva riguarderà tutti i siti produttivi e la copertura verrà garantita con ferie, permessi e banca ore.
«È una situazione in divenire – commenta Gennaro Aloisio della Fim Cisl dei Laghi -. Vista la facilità del contagio, c’è molta paura tra i lavoratori a cui si aggiunge il problema di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Per il momento abbiamo raggiunto questo accordo, nel week end si vedrà come evolve il quadro dei contagi e che decisioni prenderà il governo».
La BTicino, a partire da oggi, fornirà ai lavoratori guanti e mascherine e prenderà misure di sanificazione degli ambienti produttivi. Per gli impiegati non direttamente collegati alla produzione è stata prevista la sospensione dell’attività dal 17 al 25 marzo. Per chi è invece collegato all’assetto produttivo è previsto lo smart working.
«Questo accordo serve a placare gli animi dei lavoratori – conclude Marinella Scopacasa, rsu della Fiom Cgil – perché questa situazione ha generato tensione. Arriviamo da settimane di informazioni che ci parlano di crescita esponenziale del virus e i lavoratori in una situazione così grave non sono stati nemmeno considerati. Con una settimana di chiusura avrebbero potuto tirare il fiato perché molti a casa hanno anche il problema della gestione dei figli a casa da scuola. Questa soluzione è stata trovata grazie al contributo dei lavoratori che hanno messo a disposizione le loro risorse, cioè le ferie. Una forma di autotutela necessaria per evitare di farsi prendere dal panico».
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