“Io corriere, costretto a consegnare vestiti e beni inutili”
L'accorato appello di un driver che in questi giorni non può restare a casa come tutti: "Le consegne a farmacie e ospedali siamo ben motivati a farle ma c'è chi continua a fare spese da "noia" su internet"

E’ lo sfogo di un corriere, uno dei tanti che in questi giorni di “chiusura totale” è ancora costretto a correre per consegnare pacchi. L’amarezza (e la paura) per chi lavora in questi giorni è tanta, ma lo sconforto cresce se quel che si è “costretti” a consegnare è un vestito, un paio di scarpe o uno slip di marca. Ecco cosa scrive il corriere: si firma ma noi gli garantiamo l’anonimato.
Buongiorno,
sono un corriere, parlo a nome mio e dei miei 30 colleghi che come me in questo momento nero vorrebbero stare a casa con le proprie famiglie per salvaguardare la propria salute e quella dei nostri cari.
Abbiamo cercato di spargere la voce riguardo l’ordinare unicamente beni di prima necessità, ma non so se per egoismo umano (che ormai è diventato il motore e vero male di questo pianeta), abitudine o semplice ignoranza nel senso stretto del termine, le persone tutt’oggi continuano con le spese da “noia” sui vari siti internet.
Un singolo pacco viene maneggiato da uno svariati numero di mani, comprese quelle di noi corrieri prima di arrivare nelle vostre case, e nel nostro lavoro veniamo a contatto mediamente con 80 persone al giorno, sappiamo tutti cosa c’è in giro, ma forse non è ancora chiaro il rischio che ognuno di noi corre. Siamo dotati di dispositivi di protezione sì, spesso però usa e getta e dobbiamo farceli bastare per svariati giorni.
Siamo impossibilitati a lavarci come si deve le mani prima e dopo ogni consegna perché i bar sono chiusi. Abbiamo anche noi delle famiglie, abbiamo figli, fratelli, sorelle e genitori, alcuni molto anziani. Potremmo essere i primi a contrarre il virus (cosa purtroppo già successa in altre filiali d’Italia) e a propagarlo ad ogni stop. Quindi per favore, scrivo a voi nella speranza che possiate condividere e spargere il più possibile l’appello di noi driver.
Stiamo lavorando, per voi, le consegne a farmacie e ospedali sono più che giustificate e siamo ben motivati a farle.. Ma non ora il momento di ordinare vestiti: ORDINATE SOLO LO STRETTO NECESSARIO, BENI DI PRIMA NECESSITÀ, per favore. Scusate il disturbo e questo piccolo sfogo, ma non sappiamo più come farci sentire.
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Ho un familiare che lavora in questo settore e vi posso assicurare che fanno consegne “inutili” solo ai privati che ordinano l’ultimo modello della tal cosa! Come al solito le aziende pensano a mantenere i contratti con i miliardari tipo Bezos e se ne fregano della vita dei corrieri. E’ sempre piu’ importante il denaro (vedi Confindustria nazionale italiana). Quello che afferma il corriere nella lettera e’ tutto vero, purtroppo!