È stato il febbraio più caldo mai registrato: “Massime anche di 20 gradi”

La temperatura media è stata di 8 gradi, quasi un grado in più del record precedente e il praticamente il doppio della media del periodo: "È il secondo inverno più caldo di sempre"

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Il febbraio più caldo di sempre. È questo quello che emerge dal nuovo bollettino climatico diffuso dal Centro Geofisico Prealpino sul mese che si è concluso da qualche giorno. Il 2020 continua quindi a confermare le sue anomalie meteo e dopo un gennaio di 1,4 gradi più caldo rispetto alla media degli ultimi 30 anni anche febbraio distrugge ogni record precedente.

“A Varese le temperature sono state 0.8°C più alte che nel 1990 e nel 1998 che stabilivano, a pari merito, il record precedente -si legge nel bollettino-. Temperature elevate sono state determinate da alte pressioni persistenti con zero termico che è salito fino a toccare 3600 m e due episodi di favonio con massime attorno a 20°C. La temperatura media di questo febbraio è stata di 8 gradi contro una media del periodo 1986 – 2006 che si attesta a quota 4,7 e che scende ancora di più a 3,6 gradi se si prendono come riferimento le rilevazioni tra il 1967 e il 1987″.

La pioggia è stata quasi assente, totalizzando solo 2.4 mm a Varese. Sul piano delle precipitazioni “il bimestre gennaio-febbraio, con solo 7.4 mm di pioggia, è stato il secondo più asciutto di sempre, con un periodo senza precipitazioni significative che si è protratto dal 22 dicembre fino al 1 marzo (71 giorni senza precipitazioni significative maggiori di 3 mm)”. Così “con febbraio si chiude l’inverno 2019-2020 che con temperatura media di 6.0°C è al secondo posto tra quelli più caldi, dopo il 2006-2007 (media 6.3°C)“.

Gennaio di anomalie meteo: “Niente pioggia e troppo caldo”

Nello specifico ecco la sintesi del mese:

Il mese inizia con forte anticiclone sub-tropicale esteso dal N-Africa sul Mediterraneo che conduce tiepide ma veloci correnti da WNW verso le Alpi determinando persistenti condizioni di bel tempo con favonio. Temperature record per la prima decade il giorno 2 con massima di 19.7°C a Varese e polvere sahariana nel vento. Dal giorno 4 l’anticiclone si allunga verso le Isole Britanniche e il vento diventa più intenso e freddo, ma il favonio mantiene le temperature sempre oltre le medie stagionali. Le raffiche più forti fino in pianura si verificano il giorno 5 con alberi abbattuti (punte di 111 km/h a Campo dei Fiori, 86 km/h a Bodio, 72 km/h a Varese, 78 km/h a Tradate).
La prima debole perturbazione arriva tra la sera del giorno 9 e il mattino del 10 con nuvole ma solo quattro gocce ed è seguita da favonio che riporta il sereno con ancora vento forte il giorno 11 (tetto scoperchiato a Luino). Tempesta invernale Sabine in Svizzera e lungo le Alpi.
Il bel tempo anticiclonico prosegue con solo breve passaggio perturbato la sera del giorno 13 con spolverata di neve a Campo dei Fiori. L’alta pressione raggiunge il culmine sulle Alpi il giorno 16 con 0°C che raggiungono i 3600 m, valore quasi estivo. L’inversione termica favorisce l’accumulo di inquinanti al suolo che nel Milanese superano ininterrottamente le soglie.
Il giorno 17 le Alpi sono raggiunte da una perturbazione associata ad un profondissimo (925 hPa) vortice depressionario sulle Isole Britanniche (sferzate dalla tempesta Dennis) però con sole poche gocce sul versante meridionale e ritorno del sole il 18.
Condizioni di favonio ritornano dal 19 al 24 con cieli tersi, nubi lenticolari e neve sulle Alpi solo oltre confine. Lo zero termico si alza nuovamente fino a 3600 m e ne risulta il giorno 24 favonio particolarmente mite con massima a Varese di 21.4°C (quarto valore più alto di sempre con record di 23°C il 15 febbraio 1990.
Perturbazioni da NW si alternano a favonio fino a fine mese, con neve e tempeste sulle creste alpine ma poco o nulla sulla pianura. Il giorno 26 u fronte freddo particolarmente attivo riesce però a portare instabilità sufficiente per un breve rovescio di neve su Castellanza e Legnano.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Marzo 2020
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