Gadda (Iv):”Subito sblocco 5×1000 per Terzo settore e interventi per 1 milione ai laboratori”
La deputata fagnanese di Italia Viva interviene sul tema dei fondi per un settore in sofferenza a causa del coronavirus e di vitale importanza in questo momento
L’emergenza Coronavirus sta mettendo in grande difficoltà anche il Terzo settore, e di conseguenza sono in sofferenza molte attività legate all’assistenza e inclusione sociale delle persone più fragili, degli anziani, dei ragazzi e delle famiglie. All’interno del pacchetto di misure economiche che il governo sta predisponendo, si pensi anche al mondo del volontariato sociale e dello sport dilettantistico. Si sblocchi subito il 5×1000, si tratta di risorse dovute agli enti e ferme da troppo tempo”. Così Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e promotrice della legge 166 “antispreco”.
“È stato positivo l’ampliamento della legge Antispreco – prosegue Gadda – nel primo decreto coronavirus, questo consente oggi di beneficiare di donazioni agevolate fiscalmente su una gamma molto ampia di beni. Questa opportunità va ricordata a gran voce, alle tante imprese che in queste ore si stanno muovendo per raccolte fondi. In questa fase lo sblocco del 5×1000 consentirebbe di sostenere i costi fissi, e pagare il personale. Parliamo di un settore con oltre cinque milioni e mezzo di volontari e quasi un milione di lavoratori. Pensiamo agli educatori, agli istruttori, agli psicologi, a moltissime professionalità, talvolta precarie, che hanno dovuto limitare la loro attività. Le associazioni che si occupano di sostegno alimentare e sanitario alle persone più povere sono in prima linea anche in queste ore, e finita l’emergenza si faranno carico delle nuove situazioni di difficoltà che sicuramente emergeranno. Lo stesso dicasi per l’associazionismo sportivo di base, che giustamente ha interrotto le attività per evitare il diffondersi del contagio, ma che è presente in modo molto capillare sui territori come veicolo di inclusione sociale. Il ministro dello Sport Spadafora faccia la sua parte attivando anche l’Istituto del Credito Sportivo, Sport e Salute Spa, per rispondere al grido di dolore di migliaia di associazioni”.
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