Il ricordo dei nipoti per Elda Carletti
È morta la professoressa Elda Brusa Pasque Carletti mamma di Mario e Caterina. Aveva 93 anni ed è ricordata in tanti ambienti. Pubblichiamo il saluto dei familiari

“Good morning Missis Carletti!”
i suoi studenti delle medie si alzavano subito in piedi quando entrava in classe e l’accoglievano così come lei li educava. Erano i suoi ragazzi della Scuola Media Dante Alighieri negli anni ‘70 e poi furono i ragazzi del ginnasio del Liceo Classico Cairoli. E così continuò a fare l’insegnante fino a quando andò in pensione.
Metteva soggezione perché era severa, la prof. Elda Carletti, quel tanto che serviva per incutere quel rispetto reverenziale per il quale tutti i suoi studenti studiavano bene l’inglese: un piccolo miracolo in un’Italia refrattaria alle lingue. Fin dagli anni ‘60 aveva inventato i viaggi studio con le classi e portava tutti i ragazzi da sola a Londra, in famiglia, nelle case degli inglesi, anticipando quello che poi è diventato un fenomeno abituale, perché solo lì i suoi ragazzi avrebbero imparato l’accento e dovevano sforzarsi a capire lo slang degli autoctoni.
Amava il suo lavoro più di se stessa. La sua vita era la scuola: i suoi ragazzi li seguiva al di là della lezione. Erano tutti figli di cui ricordava nomi e cognomi e anche le loro esperienze di vita fino a quando la vecchiaia e la naturale decadenza della memoria non l’ha fatta scivolare nell’assenza di un silenzio che non le apparteneva.
Non tutti però sanno di come da adolescente fosse una ragazza coraggiosa.
A sedici anni insieme ai suoi famigliari salvò tantissimi ebrei e dissidenti politici che scappavano verso la Svizzera. Era un suo dovere non ostentava eroismi, era giusto fare quello che si doveva fare e basta, non serviva raccontarsi ma era meglio buttare tutta la sofferenza vissuta dietro alle spalle e andare avanti con le proprie forze, senza compromessi e con tanta voglia di vivere, forse perché la morte, anche quella ingiusta, l’aveva vista troppe volte da vicino.
Era svelta, intelligente, curiosa e amava viaggiare e conoscere il mondo. S’incontrò con Andy Warhol a New York, si mise a parlare con lui e poi rimase in contatto con lui; costruì anche un rapporto di amicizia con i Rockfeller e con l’attrice Catherine Spaak che venne diverse volte a trovarla a Varese. Viaggiava per lavoro e per un’azienda italiana che negli anni ’90 era cresciuta a livello internazionale grazie alla sua capacità di intessere relazioni. Lei si sentiva molto vicina allo spirito americano, quella parte sana dell’America che consente, a chi è davvero capace, di diventare famoso per reale meritocrazia.
L’amicizia era il sentimento che amava di più: si circondava di amicizie vere e durature che negli anni erano la sua famiglia nella famiglia. Aveva più di 70 anni quando andò a fare giri in bicicletta su e giù per il Danubio con le sue amiche. Organizzò anche un viaggio in Cina quando aveva già 80 anni per vedere il territorio cinese che sarebbe sparito con la creazione della diga più grande del mondo nel 2006 e, poi, da sola a ottant’anni suonati , si recò al festival del Cinema di Berlino perché un suo studente del liceo avrebbe preso un premio.
Elda ha lasciato un patrimonio immateriale di esempi e di insegnamenti per il quale è importante ricordarla oggi che ci ha lasciato, scivolando via in silenzio come lei amava fare per non disturbare nessuno: Good bye Mrs. Carletti.
Good bye cara zia Elda!
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