I sindacati chiedono di essere coinvolti nei tavoli di confronto sul Coronavirus
I segretari di Cgil, Cisl dei laghi e Uil vogliono essere parte attiva nelle future occasioni di confronto istituzionale relative all’emergenza sanitaria così come sta avvenendo in altre province lombarde
I segretari di Cgil, Cisl e Uil territoriali, rispettivamente Umberto Colombo, Roberto Pagano e Antonio Massafra intervengono di nuovo sull’emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus. «Un’emergenza che sta determinando una situazione sempre più difficile sul fronte dell’economia nazionale e della nostra provincia. Costante il confronto con la Regione ed il Governo; bene lo sblocco delle risorse per la Cassa Integrazione in Deroga, ma non basta».
Aggiungono i tre leader sindacali: «Apprendiamo dello stanziamento straordinario da parte della Camera di commercio di Varese preannunciato dal presidente Fabio Lunghi ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di oggi: rimarchiamo che le risorse straordinarie messe in campo per combattere l’emergenza sanitaria devono essere utilizzate anche per sostenere l’occupazione e superare possibili difficoltà. Riteniamo altresì indispensabile e urgente definire al più presto un accordo-quadro regionale al fine di determinare condizioni di applicabilità immediata delle norme, sia per i lavoratori, sia per le imprese».
Non solo: per Colombo, Pagano e Massafra, in linea con l’attenzione espressa questa mattina dal presidente camerale Lunghi, «è urgente attivare verso il mondo bancario un confronto al fine di garantire anche l’anticipazione dei trattamenti economici per lavoratrici e lavoratori». «Moltissimi i settori colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria anche a Varese – continuano i tre segretari confederali -. Se si sarà capaci di tutelare le condizioni di lavoro e i livelli di reddito, oltre all’attività delle imprese, si potranno garantire le condizioni per ripartire il più presto possibile. Imprese e lavoratori attendono dalle istituzioni misure adeguate per evitare che il sistema già in crisi possa rischiare il collasso».
Sul nostro territorio si impone, tra le tante, anche la crisi che riguarda l’aeroporto di Malpensa che preoccupa non poco il sindacato. «Tante compagnie aeree tagliano i collegamenti con il nostro Paese, e in particolare con lo scalo della brughiera: pur non essendo una zona rossa, viene considerata dai paesi stranieri come una porta che collega direttamente con le zone più critiche. Su questo fronte occorre un impegno forte di Governo e Regione, capace di salvaguardare posti di lavoro e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nell’aeroporto nonché l’economia dell’intero territorio».
Per queste ragioni anche il sindacato confederale territoriale ribadisce «la sua volontà di essere parte attiva nelle future occasioni di confronto istituzionale relative all’emergenza coronavirus così come sta avvenendo in altre province lombarde. Una condizione indispensabile per gestire al meglio questo grave problema, sia per quanto riguarda la provincia di Varese, sia per quanto riguarda un accordo quadro a livello regionale».
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