La Ferrovia Monte Generoso rimanda l’apertura della stagione
A causa della dell’attuale situazione mondiale provocata dalla diffusione del contagio del Coronavirus, posticipava di 4 settimane l’apertura della stagione 2020
Anticipando di quasi una settimana la decisione della TPL (l’azienda dei Trasporti Pubblici di Lugano) di chiudere sino al 29 marzo tutti i trasporti turistici, la Ferrovia Monte Generoso nel comunicato stampa di lunedì 9 marzo informava che, a causa della dell’attuale situazione mondiale provocata dalla diffusione del contagio del Coronavirus, posticipava di 4 settimane l’apertura della stagione 2020.
“Per noi come per tutte le altre aziende è un momento estremamente delicato e difficile,” afferma Lorenz Bruegger, alle redini della Ferrovia Monte Generoso, dall’agosto del 2018, “ma non destabilizzante perché da subito abbiamo capito che la priorità assoluta per noi era la salvaguardia della salute dei nostri ospiti, dei collaboratori e di tutta la comunità e che nulla avrebbe potuto ostacolare la decisione di posticipare l’apertura della nuova stagione della Ferrovia Monte Generoso e del Fiore di pietra. In questo senso non ci sentiamo coraggiosi, bensì corretti”.
Posticipare di 4 settimane, ovvero un mese, l’apertura della stagione già di per sé ridotta per poter effettuare i lavori di sostituzione della sovrastruttura ferroviaria datata 1890 (lavori che si protrarranno per quattro inverni, dal 2019 al 2023, ndr.) non può non far pensare ad un danno economico.
“Subito dopo aver pensato alla salute dei nostri collaboratori, abbiamo pensato all’ aspetto economico dal loro punto di vista,” prosegue Bruegger, “ed abbiamo comunicato proprio ieri a tutti i collaboratori che garantiamo sin da ora i posti di lavoro: i contratti non verranno toccati. Quelli stagionali partiranno dalla data concordata con ogni singolo collaboratore già mesi fa e non attueremo la riduzione del tempo di lavoro. Useremo le 4 settimane che ci separano dall’apertura posticipata – 25 e 26 aprile, anziché 28 e 29 marzo – per far proseguire i lavori di risanamento della linea ferroviaria, sfruttando al meglio tempo ed energie”.
La chiusura di un mese di lavoro che include le festività pasquali è stata quantificata alla perdita di circa 200 mila franchi, che non sarà possibile recuperare in nessun modo. “Ma condividiamo in pieno le direttive del Cantone e del Governo e non abbiamo pensato, neanche per un momento, alla perdita economica”, sottolinea il direttore della FMG, “la priorità, lo ribadiamo, è la tutela della salute della comunità. Desideriamo, davvero, dare un segnale di profonda e seria presa di coscienza. Per questo motivo, abbiamo creato un’unità di crisi all’interno dell’azienda che si propone di vagliare la situazione, giorno per giorno, in ottemperanza con le direttive governative, e che in modo responsabile e consono ad esse deciderà come proseguire”.
Sempre nell’ottica di assicurare la tutela dei collaboratori, la Ferrovia Monte Generoso, come molte altre aziende in Ticino, ha preso in considerazione e in molti casi anche già messa in atto, la possibilità dello smart working.
“È anche vero che il 2020 rappresenta un anno molto importante in quanto ricorre il 130esimo anniversario dalla sua inaugurazione”, dice Monica Besomi, Responsabile Marketing dell’azienda, “con il mio team abbiamo lavorato tantissimo alla programmazione di eventi, promozioni ed iniziative speciali atte a ricordare e a far ricordare tutta la storia della FMG, dalla sua nascita, il 4 giugno 1890, al suo salvataggio dallo smantellamento per opera di Gottlieb Duttweiler, il fondatore della Migros, che l’acquistò nel 1941”. Da allora la FMG è supportata dal Percento culturale Migros che dal 2014 al 2023, tra la costruzione del Fiore di pietra e il risanamento della ferrovia a cremagliera, avrà investito circa 50 milioni di franchi, tutti a beneficio del turismo del Mendrisiotto e del Ticino.
“Ma per ora siamo totalmente assorbiti e concentrati sull’emergenza contro il Coronavirus” conclude Monica Besomi, “e i festeggiamenti possono aspettare!”
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