La mappa del contagio provincia per provincia
La fotografia della situazione virale del Dipartimento della Protezione civile . In Lombardia guariti i primi del casi provenienti dalla zona rossa
LEGGI I DATI AGGIORNATI A MARTEDI’ 3 MARZO
Sono 2036 i casi positivi di coronavirus in Italia. Di questi sono 149 i pazienti guariti mentre 52 sono i decessi.
I dati sono stati riferiti dal Dipartimento della protezione civile che ha reso la fotografia dell’epidemia in atto,
I casi gravi sono una frazione piccola e legata a pazienti ultra 65enni pluripatologici.
I tamponi effettuati a livello nazionale sono 23.300 e i casi positivi confermati attualmente dall’Istituto Superiore della sanità sono 668 ( ma si ricorda che la conferma richiede tempo e che, fino a oggi, solo due positività della Lombardia non sono state confermate).
SITUAZIONE IN LOMBARDIA
La Lombardia, come riferito dall’assessore Gallera, conta 1254 casi positivi fino a oggi, di cui 478 ricoverati in ospedale, 127 in terapia intensiva mentre sono 472 i casi asintomatici e 38 i decessi di persone di più di 65 anni e con patologie correlate. 137 sono i pazienti dimessi e al proprio domicilio in attesa che il tampone sia negativo mentre i primi due pazienti provenienti dalla zona rossa sono stati dimessi oggi dall’ospedale Sacco e sono rientrati a casa.
GLI ANZIANI INVITATI A NON USCIRE
La fascia più a rischio è dunque quella degli over 65 ( il 53% dei casi totali e il 68% di quelli problematici) ed è per questo che l’assessore Gallera predisporrà di concerto con tutti i comuni, misure di sostegno agli anziani che sono invitati a rimanere al proprio domicilio e a ridurre uscite e incontri per le prossime due settimane.
TRE OSPEDALI DEDICATI AL COVID19
Aumentati i posti in terapia intensiva che sono passati a 140 mentre gli stanziamenti di 40 milioni di euro servono per acquistare tecnologia. Verranno comperati speciali ventilatori da usare per supportare la ventilazione anche in reparti diversi dalle terapie intensive. Così si amplieranno i numeri di posti letto dedicati, anche nelle pneumologie e nei reparti di malattie infettive.
Ci saranno tre ospedali che verranno trasformati in presidi per la gestione del covi e sono a Crema, Seriate e Lodi
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