La scuola primaria non si ferma: i compiti arrivano via whatsapp
Prorogata di una settimana la sospensione delle lezioni, al comprensivo Varese 3 i docenti si preparano a riprendere le attività a distanza
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Ripasso e schede da compilare. Anche le scuole primarie si organizzano per affrontare in modo proficuo la seconda settimana di stop alle lezioni come indicato anche dal Ministero dell’Istruzione.
La scorsa settimana, i dirigenti di Varese si sono incontrati con l’assessore ai servizi educativi Rossella Dimaggio per concordare una linea condivisa in vista del perdurare del blocco delle lezioni.
«Questa mattina ho convocato le coordinatrici dei diversi plessi del comprensivo – spiega il dirigente di Varese 3 Antonio Antonellis – per la definizione di una strategia condivisa. Le coordinatrici, quindi, rientreranno nelle proprie scuole dove sono già riuniti i docenti divisi per materia che lavorano sulla definizione del piano di attività da proporre agli alunni. Per le primarie è stato deciso un piano “soft” basato più sul ripasso e il potenziamento delle competenze apprese fino a oggi. Un approccio simile verrà proposto ai ragazzi della secondaria anche se, in alcuni casi, ci potranno essere lezioni on line su materie specifiche. L’obiettivo è quello di mantenere viva l’attenzione degli alunni per fare in modo che si consolidi il lavoro svolto fino a qui».
Arrivare a coinvolgere tutti gli alunni, dai 6 ai 14 anni, non è semplice: « Il primo strumento è il registro elettronico dove carichiamo tutti i materiali – spiega ancora il dirigente – ma, consapevoli che in questi giorni i nostri studenti possono essere anche a casa dei nonni, si utilizzano tutti gli strumenti a disposizione: dai messaggi whatsapp alle email. Quando si tornerà in classe si consegneranno i compiti svolti. Speriamo presto».
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Gent.mo Direttore,
insegno economia e diritto e gestione aziendale in una scuola di formazione professionale varesina .Come le altre scuole lombarde, anche noi siamo stati investiti dall’emergenza Corona Virus che ha portato alla sospensione di tutte le attività, incluse quindi le mie noiosissime lezioni.E se inizialmente gli studenti (tutti tra i 17 e i 20 anni) hanno accolto la decisione delle Autorità con un certo favore nella convinzione di “aver vinto” alla lotteria un’improvvisa vacanza di carnevale, dopo poco hanno cominciato a manifestare preoccupazione.ed insofferenza. Insofferenza per una condizione che esula dalla normalità, che li costringe a stare lontani l’uno dall’altro e a non frequentare la scuola, luogo in cui nel bene e nel male trascorrono una buona parte delle loro giornate creando relazioni e rapporti personali. Mercoledì scorso, leggendo uno dei tanti messaggi che riempiono in questi giorni le chat di WhatzApp, strumento fondamentale per le comunicazioni di gruppo anche per gli studenti delle superiori, ho proposto agli studenti di seguire le mie lezioni utilizzando una piattaforma gratuita presente on line che rende davvero facile la condivisione di contenuti e le lezioni on line: in nemmeno 24 ore gli allievi si sono iscritti al canale, hanno cominciato a frugare tra documenti, video lezioni e webinair ed , incuriositi da questo nuovo strumento, hanno cominciato a fare gli esercizi assegnati , a scambiarsi opinioni e a confrontarsi sui temi affrontati nelle lezioni, condividendo così la cosa più preziosa: il loro tempo. E così oggi ricominciamo un’altra settimana di lezione on line con l’ottimismo che solo chi ha poco meno di venti anni riesce a trasmettere !