L’ospedale moltiplica i posti letto per accogliere i pazienti in aumento
L'ondata dei pazienti positivi comincia ad arrivare anche nei pronto soccorso varesini. Creati 164 posti letto nuovi tra reparti e terapie intensive. Ma occorre uno sforzo anche da parte della popolazione
Una partenza meno traumatica ha permesso all’ospedale di Varese di organizzarsi al suo interno per affrontare l’emergenza coronavirus. Ma qualche giorno in più ha comunque imposto, a tutto il personale dell’azienda, dalla direzione strategica, a medici, infermieri e personale dell’ufficio tecnico di mettere in campo una grandissima professionalità per adattare velocemente gli ospedali alla nuova difficile sfida.
Così si sono alzati muri per realizzare nuovi reparti, aumentati i letti, recuperati posti di terapia intensiva, svuotate sale operatorie per accogliere ulteriori letti ad alta intensità di cura. E tutto ciò mentre altri professionisti assicuravano altri tipi di emergenze, soprattutto quelle legate al tempo di intervento come ictus o infarti. Un grande lavoro di organizzazione per separare i pazienti covid da tutti gli altri, predisponendo percorsi netti senza possibilità di incroci.
Un nuovo reparto di medicina ad alta intensità è stato preparato velocemente per accogliere le tante persone sofferenti, dato che non bastavano più gli infettivi e i letti di pneumologia, nel frattempo raddoppiati.
164 i letti creati dal nulla che pesano, però, sullo stesso personale: medici , infermieri , oss, osa, tecnici.
Un sentito ringraziamento a chi si prodiga con ritmi massacranti è stato fatto dal direttore generale dell’asse Sette Laghi Gianni Bonelli che ha accolto il Presidente della commissione sanità in visita Emanuele Monti: « Sono rimasto stupito da quanto è stato fatto in così poco tempo – ha detto il consigliere regionale – cambiamenti che da fuori non si vedono ma che danno evidenza di come questo ospedale si sia attrezzato per contenere l’emergenza. L’emergenza che stiamo affrontando ha cambiato profondamente non solo l’approccio del momento, ma tutta la pianificazione a livello sanitario. Ci troviamo ad un punto di svolta, dal quale la sanità del territorio non potrà più tornare indietro. Da oggi bisogna essere pronti ad affrontare velocemente le emergenze, intervenire con i protocolli previsti in maniera veloce ed essere in grado di approntare nuovi posti letto in tempo zero. L’ASST Sette Laghi si sta dimostrando non solo all’altezza, ma un esempio da seguire in questo nuovo scenario. Oggi, in particolare, abbiamo visitato un nuovo reparto, creato ad hoc per far fronte a questa emergenza, la Medicina ad Alta Intensità, insediata negli spazi prima occupati da altri reparti che sono stati spostati in altri piani dell’Ospedale o, come nel caso della Geriatria che ora è ad Angera, in altri ospedali dell’Azienda».
Un’emergenza che comincia a pesare con il costante aumento di casi della provincia di Varese: « Abbiamo già riempito 30 letti del nuovo reparto – ha commentato il professor Francesco Dentali responsabile del piano Covid – e altri 30 li occuperemo nelle prossime ore. Abbiamo avuto qualche giorno in più rispetto ad altre province ma ora il carico si fa sentire anche nei nostri pronto soccorso. Lavoro con un’equipe multidisciplinare che si è costituita quasi automaticamente, con tanti medici che si sono messi a disposizione. Ringrazio tutti coloro che si impegnano a partire dalle due capo sala che stanno tenendo alto il morale delle squadre all’opera».
La conferenza in diretta del direttore dell’Asst Sette Laghi Bonelli insieme al professor dentali e al Presidente della commissione sanità Monti
L’ospedale, lo ricordiamo, sta lavorando da giorni con le sue terapie intensive anche per dare una mano agli altri presidi di Cremona, Bergamo e Pavia molto più congestionati: « I numeri stanno crescendo costantemente – ha ammonito Monti – occorre stare in casa e rispettare le regole. Tutti stanno facendo i miracoli, l’ospedale in Fiera a Milano prosegue e sarà pronto tra dieci giorni. Ma se l’epidemia dovesse scoppiare a Milano sarà davvero difficile. La tecnologia viene un po’ in aiuto al personale sanitario, cercando di alleviare la grande pressione. Ma occorre il contributo di tutti i cittadini: sia finanziario per sostenere gli acquisti diretti degli ospedali che hanno bisogno assoluto di dispositivi di sicurezza e non possono aspettare i tempi della burocrazia, sia con l’isolamento sociale».
Dentro l’ospedale gli sforzi si moltiplicano: la città si deve solo fermare, la gente stare in casa e stringersi a chi, questa battaglia, la conduce sul campo.
Per chi volesse effettuare donazioni all’Asst Sette Laghi può fare un bonifico a
ASST Sette Laghi
Iban IT75 O030 6910 8101 0000 0046 111
Bic BCITITMMXXX (se richiesto)
Nella causale va indicata la dicitura “Donazione Covid-19”
ATTENZIONE: nel codice IBAN, dopo IT75 c’è una O di Otranto, seguita da uno zero.
Per donazioni di beni scrivere a: uvad@asst-settelaghi.it
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