Marzio Carrara e la stampa su carta a Bergamo
Attraverso una serie di avvedute, e a volte coraggiose, acquisizioni, Marzio Carrara ha riportato la stampa su carta in Italia

Attraverso una serie di avvedute, e a volte coraggiose, acquisizioni, Marzio Carrara ha riportato la stampa su carta in Italia. Insieme ad alcuni soci minoritari è infatti oggi alla guida di alcune tra le più importanti realtà aziendali che si occupano di stampa su carta e di grafica in Italia, in particolare nella zona di Bergamo.
Marzio Carrara CPZ è partito dall’acquisizione della Johnson, nel 2018, per poi arrivare alla Arti Group, acquisita a gennaio 2018 dal fondo Bavaria.
Proprio Bavaria aveva acquisito, nel 2014, da Bartelsmann-Arvato tutte le attività correlate alla stampa digitale, dando vita alla Arti Group. Già nel 2017 Marzio Carrara si è avvicinato al gruppo Bavaria, acquisendo le Grafiche Johnson, facenti allora parte di Arti Group, dedite alla produzione di agende e calendari. Agh, finanziaria partecipata da Marzio Carrara, ha acquisito anche Eurogravure di Treviglio e il Nuovo Istituto Italiano di Arti Grafiche di Bergamo. Con queste due azioni Marzio Carrara e i suoi soci minoritari si assicurano una divisione specializzata in stampa offset e nella produzione di cataloghi, libri e riviste; più un ampio polo industriale completamente dedicato all’editoria, nello specifico alla produzione di libri, cataloghi e volantini.
Il Fondo Bavaria ha dichiarato che le attività cedute nel 2017 avevano ottenuto circa 100 milioni di euro di ricavi, prima di essere passate nelle mani della nuova realtà. Il gruppo di Carrara ha poi acquisito anche Lediberg, una realtà al tempo in grave crisi che si è fusa con Johnson; attivando il contratto di solidarietà i lavoratori di Lediberg, insieme con i dipendenti della controllata Castelli Bolis Poligrafiche S.p.A., hanno potuto salvare il proprio lavoro; e stiamo parlando di 600 dipendenti, in una realtà che è praticamente rinata.
L’idea di fondo è stata quella di mantenere a galla un prodotto che sembra mantenersi nell’interesse degli acquirenti nonostante le nuove tecnologie. Stiamo parlando delle Agendine, dove l’utilizzatore trova le pagine suddivise in giorni e ore, oppure in settimane o mesi, per potersi annotare tutti gli impegni più importanti, per non dimenticarli. Gli smartphone, gli smartwatch e l’uso sempre più massiccio di internet e di assistenti vocali non sono ancora riusciti a soppiantare la diffusione delle agende, anche per questo Marzio Carrara ha puntato su questo prodotto.
La realtà che è nata dalle acquisizioni degli ultimi anni è stata battezzata Boost, che oggi ha la possibilità di produrre agende per qualsiasi esigenza. “L’acquisto di un’agenda – sostiene Marzio Carrara – deve tenere conto di vari fattori; tra questi, dimensioni e formato, colore, peso, organizzazione interna.
Boost immette sul mercato un gran numero di linee diverse, sufficienti ad accontentare anche i più esigenti. C’è, infatti, chi preferisce qualcosa di sobrio e maneggevole, chi ha bisogno di molto spazio per gli appunti, e ancora chi desidera un oggetto bello da guardare. Siamo in grado di accontentare tutte le esigenze con una personalizzazione che è un plus distintivo”. La strada per arrivare alla realtà odierna è stata in salita, anche a causa degli importanti debiti di Lediberg, accumulati nel corso degli anni, e della necessità di reperire nuovi capitali. Un altro punto su cui si è giocata la partita è stato l’investimento in campo tecnologico, come riferisce lo stesso Carrara; oltre alla gestione della questione ambientale, sempre più sentita anche dalla gran parte dei consumatori. Oggi Boost è una realtà flessibile, avanzata dal punto di vista tecnologico e a basso impatto ambientale.
“L’obiettivo per Boost – conclude Marzio Carrara – è quello di crescere in termini di redditività con importanti investimenti in nuove tecnologie e un piano industriale basato sul valore aggiunto dato da una produzione industriale unica al mondo nel suo genere”.
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