Sarte volontarie cuciono le mascherine per anziani e disabili
Su iniziativa dei Servizi sociali del Comune, le volontarie realizzeranno mascherine che la Protezione civile distribuirà ad indunesi bisognosi che appartengono alle fasce a rischio

Volontarie al lavoro a Induno Olona per realizzare mascherine riutilizzabili.
Nei giorni scorsi, grazie all’iniziativa dei Servizi sociali del Comune, si è creata una piccola task force di indunesi che realizzeranno mascherine che la Protezione civile distribuirà ad indunesi bisognosi che appartengono alle fasce a rischio, come gli anziani che nei prossimi giorni dovranno per forza recarsi a ritirare la pensione, i disabili e altri soggetti fragili che non possono evitare di uscire di casa per qualche motivo urgente e indifferibile.
Non si tratta di dispositivi medici, ovviamente, ma di protezioni minime che possono aiutare.
Il sindaco Marco Cavallin ha voluto ringraziare le volontarie che hanno aderito: «Questa delle mascherine è un’operazione resa possibile grazie ad una rete di generosità davvero straordinaria: a mettere a disposizione gratuitamente i kit per il confezionamento delle mascherine è stato il gruppo di volontari “SOS Varese Aiuta”, mentre fisicamente le mascherine saranno cucite da diverse donne indunesi che si sono date disponibili con generosità: in primis Sara Munari con Katia Reale di Confezioni Orchidea, Annalisa Maggioni, Stefania Cassin, Lucia Marin, Barbara Secco e Graziella Sessa».
«Per ora si prevede di realizzarne 200, ma si verificherà la congruità della quantità di pezzi preparati e saremo pronti a eventuali correzioni – aggiunge Cavallin – Lo ribadisco però: l’unico modo per fermare questo maledetto contagio è quello di restare a casa, uscendo solo quando è davvero inevitabile. Ogni volta che si esce di casa, si rischia qualcosa, inutile negarlo».
La solidarietà della comunità indunese, che si esprime anche realizzando mascherine, si è messa in moto su più livelli per far fronte a questa emergenza che non ha risparmiato il paese. «La forza della generosità si dimostra una volta di più rivoluzionaria – dice Cavallin – e ci avvicina anche in questa lontananza forzata, unendo per di più realtà diverse, come comprova la proficua collaborazione tra Varese, Arcisate e Induno. Voglio ringraziare l’assessore arcisatese Alan Breda e la nostra Cecilia Zaini, che sta seguendo per Induno con abnegazione queste fasi estremamente complesse di gestione dell’emergenza dal punto di vista del servizio sociale. E voglio ringraziare a nome di tutti gli indunesi tutti coloro che in questi giorni stanno buttando il cuore oltre l’ostacolo e lavorano duro, a tanti livelli, confidando che la luce torni presto. E naturalmente, chi vuole rendersi utile col proprio lavoro e il proprio tempo, si faccia avanti».
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