Il sindaco: “Nessun caso a Vedano Olona. Ai cittadini dico siate responsabili”
Cristiano Citterio ha rivolto un lungo messaggio ai suoi cittadini, invitandoli ad impegnarsi in prima persona nella lotta contro l'epidemia di coronavirus
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Un lungo messaggio su Facebook per rassicurare i cittadini, ma anche per esortarli a vincere insieme “questa guerra”.
Il sindaco di Vedano Olona Cristiano Citterio ieri sera ha voluto usare anche i social per smentire le notizie che circolano in paese: «Smentisco categoricamente notizie non veritiere su un caso di positività al coronavirus a Vedano Olona. Al momento non c’è alcun caso di contagio. Sono in costante contatto con la Prefettura e nel caso dovesse malauguratamente capitare lo verrete a sapere da me – dice rivolto alla cittadinanza – Non dobbiamo però fare troppo affidamento su questo elemento, sentirci più sicuri o avere comportamenti non corretti: i dati della Lombardia sono drammatici, le immagini, gli appelli del personale sanitario spero ci facciano riflettere e attuare con ancora maggior rigore le disposizioni governative che ci dicono di evitare gli spostamenti non indispensabili».
In questi giorni tutte le misure sono state messe in campo per convincere i vedanesi a restare a casa: oltre ai controlli della Polizia locale sulle strade, c’è la Protezione civile che gira da giorni per tutto il paese ripetendo l’appello a non muoversi dalla propria abitazione se non nei pochi casi consentiti, e il Comune ha anche chiuso parchi e aree gioco per disincentivare chi ancora nei giorni scorsi approfittava per fare due tiri al pallone o fermarsi a chiacchierare con gli amici.
In questo momento bisogna essere rigorosi e non abbassare la guardia: «Non dobbiamo cercare scuse, non dobbiamo cercare di cavillare e trovare nelle pieghe del dispositivo un motivo per uscire legalmente di casa. Per vincere la guerra contro questo nemico invisibile che ha causato solo in Italia oltre 3400 morti e danni economici incalcolabili dobbiamo innanzitutto stare a casa. E’ il momento di dimostrare di essere responsabili, di prenderci nel concreto cura della nostra salute, di quella dei nostri cari e di quanti ci circondano sul lavoro o quando facciamo la fila davanti al negozio».
«Sono consapevole, e vi garantisco che lo sono tutti gli interlocutori istituzionali, del grave disagio e dei sacrifici enormi che vengono chiesti a famiglie, attività commerciali, imprese, dipendenti sottraendo affetti e introiti nel superiore interesse della salute pubblica ma è l’unica arma di cui al momento disponiamo. Se non dovesse bastare, se il nostro impegno non sarà al livello adeguato saranno necessarie nuove e più stringenti misure che andranno ulteriormente a impattare sulla nostra vita».
In questo momento però, conclude il sindaco, non è sulla paura che bisogna far leva: «Non dobbiamo avere paura perché la paura paralizza e ci rende ciechi oltre che più esposti. Trasformiamo quell’ansia che sentiamo tutti noi per affrontare razionalmente questa pandemia che colpisce oramai il mondo intero per sentirci più vicini anche solo virtualmente l’uno con l’altro, aiutandoci e rispettandoci. Coinvolgiamo e spieghiamo con parole adeguate quanto sta succedendo ai bambini, ai ragazzi, ai giovani che è richiesto anche il loro impegno e sacrificio ancora per qualche tempo. Spieghiamo anche alle persone più in là con l’età, e che sono anche le persone più esposte alle conseguenze più gravi, che dobbiamo necessariamente cambiare per qualche tempo le nostre abitudini e fare magari qualche rinuncia altrimenti non vinceremo più questa battaglia».
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