Studiare in biblioteca ai tempi del Coronavirus
Gli atenei sono chiusi ma gli studenti non rinunciano a trovarsi in gruppo per studiare. Alcune biblioteche si sono attrezzate per offrire spazi ai ragazzi rispettando le regole di prevenzione e le distanze minime richieste
Studenti “orfani” delle loro sale studio universitarie ma non per questo lontano dai libri e anche dai compagni di corso. Le università lombarde sono ancora chiuse, ma i ragazzi non hanno smesso di studiare. Nonostante le ordinanze regionali contro la diffusione del Covid-19 abbiano vietato l’accesso a molti luoghi di ritrovo, per gli studenti che vivono sulle sponde del Lago Maggiore ci sono ancora spazi dove incontrarsi e studiare in totale tranquillità, pur nel rispetto delle precauzioni richieste per evitare il diffondersi delle possibilità di contagio.
Oltre ad alcuni bar e locali pubblici – ce ne sono diversi nell’area del Basso Verbano che offrono il wifi gratuito e che anche per questo sono molto gettonati – le biblioteche sono sempre state ottimi luoghi per ritrovarsi coi compagni per prepararsi prima di un esame difficile. Molte strutture comunali al momento sono inaccessibili, ma – grazie ad alcuni accorgimenti – alcune sono già aperte e possono ospitare anche piccoli gruppi di studenti. Tra queste ci sono alcune delle biblioteche più belle e caratteristiche della “sponda magra” come quelle di Laveno Mombello e quella di Sesto Calende. In questi luoghi è possibile fermarsi a leggere anche in gruppo, ma si devono rispettare delle regole riguardo la distanza da mantenere tra persone.
«Le misure adottate per limitare il contagio del Coronavirus – spiegano i bibliotecari sestesi – vietano l’assembramento di molte persone comtemporaneamente nello stesso edificio. Per questo motivo possiamo accogliere solo piccoli gruppi di lettura. Abbiamo già posizionato le sedie e i tavoli in modo che le distanze tra i vari frequentatori della biblioteca rispettino quelle indicate dalle ordinanaze».
Se ci si sposta a Castelletto Ticino – la biblioteca che la scorsa settimana invitava i propri lettori a non farsi scoraggiare dalla chiusura fisica, ricordando la possibilità del prestito di ebook dall’archivio digitale – si potrà invece frequentare la biblioteca comunale liberamente anche per studiare in gruppo.
Anche la biblioteca di Brebbia è aperta, ma solamente una persona alla volta può fermarsi a leggere all’interno dell’edificio. Ci sono poi biblioteche aperte, ma che garantiscono solamente il servizio di prestito libri. Tra queste per esempio ci sono le biblioteche di Angera, Ispra e Leggiuno.
Le altre biblioteche come quelle di Ranco, Monvalle e Porto Valtravaglia, sono ancora chiuse e si dovrà aspettare l’8 marzo perché riaprano, sempre che non siano decise ulteriori sospensioni delle attività.
“La biblioteca è chiusa ma vi aiutiamo a noleggiare un ebook”
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