Botta e risposta tra sindaci e Fontana sulla gestione dell’emergenza
Sette sindaci di centrosinistra della Lombardia scrivono al Governatore Attilio Fontana per chiedere conto di alcuni temi, dalle Rsa ai tamponi ai dispositivi di protezione personale. Dalla regione: "Solo speculazione politica"
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Allentata la morsa della crescita costante dei numeri del contagio sette sindaci di centrosinistra della Lombardia scrivono al Governatore Attilio Fontana per chiedere conto di alcune carenze nella gestione dell’emergenza.
Dai dispositivi di protezione personale all’uso dei tamponi, dalla protezione del personale sanitario e degli ospiti delle RSA ai test sierologici: i sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese hanno sollevato alcuni temi sui quali chiedono un chiarimento nella gestione di Regione Lombardia (Qui tutte le domande).
Un’iniziativa che non ha fatto attendere la risposta del Governatore lombardo il quale ha parlato di “bieca speculazione politica” frutto di “una strategia politica con l’obiettivo di tenere alta la polemica contro la Regione” (Qui la risposta di Fontana).
Nelle loro domande, tuttavia, i sindaci sollevano alcuni temi a partire dai fatti che si registrano in questi giorni: “Che cosa sta facendo la Regione per proteggere il personale sanitario e gli ospiti delle RSA, in molte delle quali sappiamo purtroppo di numerosi decessi?”, chiedono a Regione Lombardia. E ancora, sui tamponi: “Perché la Regione Lombardia non segue le direttive del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità che prescrivono di sottoporre a tampone i sintomatici e, qualora questi siano positivi, i loro familiari e i contatti recenti?”.
La risposta di Fontana: “Già lunedì scorso durante la consueta riunione con i sindaci dei capoluoghi e, poi, non più tardi di ieri nell’aula del parlamento regionale, abbiamo risposto alle medesime domande da parte delle opposizioni. Non mancheremo comunque di recapitare ai sindaci in maniera specifica e puntuale tutta la documentazione che darà loro anche risposte scientifiche”.
A queste parole del governatore è arrivata molto velocemente la risposta dei sindaci che hanno postato sui propri profili social questo messaggio:
Siamo noi sindaci i primi a sapere che oggi i cittadini non vogliono polemiche, ma soluzioni corrette per questa drammatica situazione. E, dato che noi più di altri riceviamo richieste e domande in linea diretta, così come abbiamo pubblicamente e con nettezza posto al governo il tema delle risorse ai Comuni per non tagliare i servizi, sono giorni che sollecitiamo Regione ad un chiarimento sulla linea da tenere. Chiarimento che non abbiamo. Per questo abbiamo reso pubbliche le nostre domande. Senza polemica (basta vedere il tono del nostro comunicato, potete leggerlo nel post qui sotto), stando sui fatti.
Come risposta veniamo accusati di essere “biechi speculatori politici”. Ma il punto è: sono domande vere e di senso? Noi vi garantiamo che sono poste nel solo interesse dei cittadini. Chiediamo che si discuta nel merito. Tutto qui.
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