Il Canton Ticino teme gli irriducibili del turismo pasquale: controlli al Gottardo
Le polizie cantonali annunciano controlli al San Gottardo per limitare l'arrivo di turisti nelle seconde case sui laghi

Le autorità del Canton Ticino continuano a guardare con preoccupazione alle imminenti vacanze di Pasqua. Complice il bel tempo e la presenza di molte seconde case nel cantone più “mediterraneo” della Svizzera, si teme l’arrivo di persone intenzionate a sfidare divieti e pericolo di contagio pur di trascorrere qualche giornata sulle rive dei laghi o nei borghi montani.
Questa mattina le polizie cantonali dei cantoni Uri e Ticino hanno nuovamente lanciato un appello, sintetizzato nello slogan “Se amate il Canton Ticino, restate a casa!“, e hanno illustrato le attività di sensibilizzazione, di informazione e di controllo che saranno effettuate al San Gottardo.
In quest’ambito sono previsti nel corso della settimana degli appositi posti di blocco a Göschenen che vedranno al lavoro, in stretta collaborazione, agenti ticinesi e urani. Chi transiterà sarà informato sull’attuale situazione legata al Covid-19, che vede il Canton Ticino particolarmente colpito dal virus. Al contempo sarà consigliato a coloro che sono intenzionati a raggiungere il sud delle Alpi, per motivi non urgenti o a fini turistici, di rientrare al proprio domicilio.
«Questo attraverso la consegna di volantini che evidenziano come non sia il momento giusto per visitare il Ticino e che il loro comportamento potrebbe da un lato mettere in pericolo la salute mentre dall’altro ulteriormente sovraccaricare le strutture sanitarie ticinesi, già estremamente sotto pressione – hanno spiegato i responsabili della Polizia – Saranno inoltre sanzionate eventuali violazioni alla legge federale sulla circolazione stradale».
Controlli ma soprattutto un appello al buon senso: «Bisogna continuare a seguire rigorosamente le regole di condotta Il numero di casi in Svizzera continua ad aumentare. Se vogliamo che le cose cambino, dobbiamo agire in modo responsabile e restare a casa. Questo è l’unico modo per limitare il contagio ed evitare di sovraccaricare il nostro sistema sanitario».
I turisti in Ticino sono i benvenuti ma non in questi giorni, e poi è praticamente tutto chiuso: locali, alberghi, campeggi e negozi hanno le serrande abbassate da giorni. «Si deve rimanere a casa ed uscire unicamente per recarsi al lavoro, andare dal medico o in farmacia, aiutare qualcuno o fare la spesa. A nome delle polizie cantonali di Ticino e Uri ringraziamo la popolazione per la comprensione e per il rispetto delle regole di comportamento».
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