Casa di riposo Madonna della Croce di Viggiù: “Situazione seria ma sotto controllo”
Ieri il sindaco Emanuela Quintiglio ha comunicato il decesso di uno degli ospiti della struttura, ricoverato in ospedale per coronavirus. Il presidente e il direttore sanitario spiegano qual è oggi la situazione nella Rsa che conta circa 120 ospiti
L’attenzione verso le Rsa del Varesotto è altissima perché, oltre ai casi di focolai già accertati, si teme che da un giorno all’altro il coronavirus possa dilagare in altre strutture, colpendo là dove sono ospitate le persone più fragili e vulnerabili.
Da giorni al centro dei pensieri dei cittadini e degli amministratori di Viggiù c’è la casa di riposo Fondazione Madonna della Croce, dove gli ospiti sono circa un centinaio (oltre ad un reparto protetto per malati di Alzheimer), con 120 dipendenti che si prendono cura di loro.
Nei giorni scorsi l’annuncio di un dipendente contagiato, poi il ricovero in ospedale di un ospite della Rsa e, ieri sera, l’annuncio, dato dal sindaco Emanuela Quintiglio, del decesso dell’anziano ospite risultato positivo al coronavirus.
Abbiamo chiesto al presidente della Fondazione, Dario Gai, com’è al momento la situazione.
«Siamo ovviamente tutti preoccupati – ci ha detto – Abbiamo alcuni ospiti con febbre ma abbiamo messo in campo tutte le misure per evitare che il contagio si propaghi nella struttura. Sono stati finalmente effettuati da parte di Ats i tamponi ad una parte del personale e cinque dipendenti sono risultati positivi e dunque sono a casa. Altri sono a casa per motivi sempre legati alla salute, e se c’è un’emergenza, in questo momento, è proprio quella legata al personale. Per quanto riguarda le misure di contenimento, come abbiamo spiegato con un messaggio a tutte le famiglie dei nostri ospiti, è stato creato un piano di isolamento, il terzo, dove gli ospiti sono invitati a rimanere nelle loro camere e vengono seguiti giornalmente con rilevazione della febbre e il controllo medico o infermieristico. Gli ospiti con sintomi sono tenuti obbligatoriamente in camera».
Nello storico istituto di Viggiù è stata risolta anche l’emergenza dei dispositivi di protezione per il personale. Sono arrivate mascherine e tute, che la struttura è riuscita a reperire non senza difficoltà data l’attuale situazione: «Abbiamo ancora una spedizione bloccata in dogana – dice il presidente – ma mi auguro che la situazione possa sbloccarsi tra pochi giorni. Sotto questo punto di vista siamo tranquilli perché tutto il personale opera con i dispositivi prescritti dalle procedure dell’Istituto superiore di sanità».
In questi giorni si è inoltre proceduto ad un intervento straordinario di sanificazione delle camere, e si sta cercando di evitare spostamenti del personale da un piano all’altro, contenendo così le possibili occasioni di contagio.
L’aspetto che in questo momento preoccupa la direzione della struttura e il presidente della Fondazione è quello del personale: «La situazione è seria – spiega il direttore sanitario dottor Marco Bianchi – abbiamo tanto personale in malattia o quarantena e ci stiamo attivando per reperire le figure destinate a sostituire il personale che in questo momento non può venire al lavoro. Devo dire che tutto il personale sta dimostrando una straordinaria generosità e collaborazione nell’assistere gli ospiti, ma è chiaro che va supportato perché il carico di lavoro è davvero tanto».
Il coronavirus, dunque, si è affacciato alla Rsa Madonna della Croce, ma al momento la situazione sembra essere sotto controllo: «Abbiamo visto giusto nel limitare fin dall’inizio gli accessi dall’esterno – aggiunge il dottor Bianchi – Sono stati prima ridotti gli orari di visita, poi, nei primi giorni dell’emergenza, le visite esterne sono state interrotte. Comprendiamo la preoccupazione e la difficoltà delle famiglie che non possono far visita ai propri cari, ma con il personale cerchiamo di non far mancare un contatto tramite telefonate e video chiamate. Oggi però l’isolamento è indispensabile, proprio per evitare il più possibile occasioni di contagio».
La speranza è che le misure intraprese possono fermare il diffondersi del virus: «In tutta franchezza – conclude il presidente Gai – posso dire che è stato fatto tutto quello che si poteva e doveva fare e ad oggi la situazione è controllata e contenuta. Purtroppo, come abbiamo visto, le cose possono cambiare da un giorno all’altro, ma al momento stiamo mettendo in campo tutte le precauzioni e le attenzioni sanitarie, organizzative e di prevenzione perché questo non avvenga».
Che la situazione della Rsa di Viggiù sia delicata come quella di altre strutture analoghe ma non allarmante lo ha confermato oggi la stessa Ats Insubria. Il direttore generale Lucas Gutierrez ha chiamato il sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio, che segue da vicino la situazione dell’istituto Madonna della Croce, rassicurandola sul fatto che Ats ha ben presente la situazione e che la struttura ha attuato tutte le misure necessarie e rispetta i protocolli.
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