Cocquio, il comune lancia la campagna di screening per il coronavirus
Gli amministratori si tagliano i compensi per finanziare l'operazione e scrivono alle imprese della zona: «Sostenete economicamente questo monitoraggio sanitario»
Una residenza di cura per disabili con gran parte dei ricoverati positivi al tampone, oltre a diversi dipendenti sempre di sacra famiglia anche loro positivi, con un caso conclamato fra i residenti e conseguente quarantena di altri soggetti che abitano in paese.
Cocquio è in emergenza sanitaria, come il resto del Paese, ma numericamente di più di altre aree con un numero così elevato di positivi sull’intero numero dei residenti che laureano questo comune fra i primi nella classifica provinciale, dopo vere e proprie città come Busto Arsizio o Varese.
L’amministrazione comunale a fronte di questa situazione lancia uno screening sierologico volontario rivolto prevalentemente ai residenti.
Da martedì 14 aprile verrà data la possibilità di effettuare gratuitamente uno screening sierologico anticorpi anti SARS-CoV 2, test che può essere di ausilio nell’anticipare la diagnosi dei soggetti portatori del virus Covid-19 o già infetti (cercando la presenza degli anticorpi) e facilitare quindi l’isolamento domiciliare.
Si tratta di uno screening non ancora validato da Regione Lombardia, ma ampiamente effettuato non solo in altre aree europee, ma anche in molte aree dell’Italia, dalla Regione Veneto, alla Puglia, ad alcuni Comuni della Lombardia, a numerosissime aziende sanitarie (per esempio in Emilia Romagna).
«La nostra Amministrazione Comunale concorda con le indicazioni dell’Ordine dei Medici di Regione Lombardia in merito all’importanza dei test di screening, per una più sicura mappatura dei soggetti che sono venuti a contatto con il virus», dicono dal Comune.
A questo screening, che consiste nel sottoporsi ad un prelievo di sangue, possono aderire volontariamente e previa sottoscrizione di consenso informato, tutti i cittadini appartenenti a una di queste categorie:
1) cittadini di qualsiasi età residenti a Cocquio Trevisago che necessitano di mobilità per attività lavorativa
2) cittadini non residenti a Cocquio Trevisago ma che lavorano a Cocquio Trevisago
3) personale di banche, poste, supermercati e negozi e tutte le attività commerciali
4) membri di ogni forma di volontariato comunale e forze dell’ordine
5) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di malattia tumorale
6) cittadini con diagnosi patologica prossima o remota di Insufficienza renale cronica, BPCO e patologie polmonari
7) cittadini in trattamento chemioterapico
8) cittadini residenti in RSA o RSD
9) cittadini affetti da disabilità
10) cittadini venuti a contatto con soggetti positivi da infezione COVID 19 o posti in isolamento
11) cittadini con età maggiore di 65 anni residenti a Cocquio Trevisago con parenti in fase di mobilità lavorativa.
Verrà assicurata la massima privacy di ogni cittadino e verranno avvisati dell’esito del test solo i cittadini risultati positivi al test di screening sierologico precoce che saranno invitati all’autoisolamento con il supporto del centro operativo comunale. I soggetti negativi non verranno contattati. Ats verrà informata per i casi positivi e valuterà le azioni opportune di sue competenza.
Chiunque fosse interessato è invitato a contattare i seguenti numeri:
0332 975018 – 0332 975151 int. 1 – 0332 975151 int. 2, dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13 (a partire da mercoledì 8 aprile).
Sempre dal Comune parte anche una proposta per sostenere questa operazione di screening, gratuita per il cittadino, ma che si traduce in costi per l’ente.
L’amministrazione «ha inviato una lettera alle aziende del territorio perché la nostra azione preventiva, oltre a tutelare i residenti, è rivolta anche a chi lavora a Cocquio Teevisago», si legge nella lettera spedita alle imprese e alle realtà economiche della zona. «Vi chiediamo l’aiuto alla massima diffusione del messaggio se pensate che aziende, imprenditori o privati benefattori, possano donare e investire nella salute e nel futuro del nostro paese. Informiamo tutti Voi della condivisa decisione del Sindaco, Assessori e Consiglieri di maggioranza del gruppo “Insieme per Crescere” di devolvere i compensi della carica pubblica assunta per contribuire al finanziamento del progetto tanto ambizioso quanto utile alla nostra comunità».
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