In coro il canto contro l’apartheid per il 25 aprile
Non potendo festeggiare in strada la Liberazione con danze e canti, 80 soci di Karamogo interpretano "a distanza" Koro-Mogo un un canto africano di resistenza
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L’associazione Arci Karamogo ha sede a Milano, ma ha molti tesserati anche nel Varesotto. In occasione del 25 aprile 2020, non potendo festeggiare la Festa della Liberazione per strada con la sua consueta parata cittadina di danza e musica, ha ideato KORO-MOGO, un coro di ottanta elementi che riunisce in un mare di voci e volti tutti i soci, i sostenitori e gli amici di Karamogo.
Il progetto si finalizzerà in un video che verrà pubblicato il 25 aprile sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’associazione.
Il video e l’audio sono frutto di un montaggio, a cura di Lorenzo Gasperoni (produttore, musicista ed insegnante di percussioni dell’associazione), di tutti i file video ed audio chiesti ai soci in queste giornate di lockdown e costrizione casalinga: ognuno ha dato il proprio contributo, registrando il canto e filmandosi semplicemente dal cellulare.
“Non siamo cantanti, ma, come dice un proverbio africano, chi sa parlare, sa cantare”, spiegano i promotori ringraziando per l’arrangiamento Anita Daulne, cantante, etnomusicologa, direttrice di coro belga/congolese.
Il canto è “Shosholoza”, in lingua Zulu, e racconta il duro lavoro dei migranti che dallo Zimbawe si recavano in treno in Sud Africa per lavorare nelle miniere di diamanti. I minatori lo usavano per sostenersi gli uni con gli altri e dare ritmo ai loro gesti, secondo lo schema chiamata/risposta tipico di tanti canti subsahariani.
Lo cantava anche Nelson Mandela durante gli anni dei lavori forzati in prigionia ed è così diventato un canto militante e, poi, un simbolo del Sud Africa post- apartheid.
In generale è un incitamento al coraggio, alla resistenza e alla solidarietà nella fatica e nel dolore. La parola Shosholoza significa vai avanti, fai spazio al prossimo uomo. Dedicato a tutti quelli che si sono sacrificati, si stanno sacrificando e si sacrificheranno per un futuro etico e sostenibile dell’umanità.
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