Don Alberto, il prete youtuber: “In quarantena riscopriamo l’importanza della spiritualità”

Il prete di Busto Arsizio spiega nei suoi video l’importanza delle preghiere, dei rapporti umani e della spiritualità. Ha chiacchierato con il direttore di Varesenews nella diretta Facebook

don alberto ravagnani

“In questo periodo siamo privati di molte cose, che prima davamo per scontate. Ora possiamo riscoprire l’importanza dei legami con le persone e della spiritualità”. Sono le parole di don Alberto Ravagnani, prete della parrocchia di San Michele a Busto Arsizio, dove si occupa della pastorale giovanile. ”Una grande occasione per fare comunità, a qualsiasi età”.

Perché pregare? Lo spiegano i “tutorial” di don Alberto

Ospite della rituale diretta FaceBook di don Alberto ha chiacchierato con il direttore Marco Giovannelli sul suo ruolo, il ruolo della preghiera e della fede religiosa nel mezzo di una pandemia.

La pastorale giovanile di cui si occupa, più spesso chiamata oratorio, è stata tra le prime attività a chiudere dopo lo scoppio dell’emergenza coronavirus. “In questo momento il concetto di comunità è a rischio, dal momento che siamo tutti costretti a casa. Ci rendiamo conto, ora più che mai, di quanto sia importante il contatto umano nelle nostre vite. Quest’assenza tuttavia ci dà occasione di pensare alla vita non solo per la fisicità, ma anche per la spiritualità. Ci può spingere a ripensare ai legami di amicizia, con le persone a cui vogliamo bene. E anche al nostro rapporto con Dio”.

Don Alberto è assurto agli onori della cronaca dopo aver aperto un canale YouTube dove spiega a tutti – in particolare i più giovani che rappresentano il pubblico medio del medium – perché è importante la preghiera. “Quando sono state chiuse le chiese e gli oratori dovevamo trovare il modo per rimanere vicini alle persone, anche se con canali diversi. Ho iniziato a pubblicare brevi video sul mio profilo Instagram, poi ho deciso di aprire il canale YouTube. Ho voluto rispondere alla domanda ‘A cosa serve pregare?’, perché me la rivolgono molto spesso i ragazzi in oratorio o a scuola (insegna al liceo scientifico Tosi, ndr). Non serve a risolvere l’emergenza, ma ci aiuta a scavare nel nostro profondo e a rispondere alle domande che tutti ci stiamo ponendo in questi momenti”.

Alberto ha riflettuto inoltre sulle parole di Papa Francesco, che ha invitato a ritrovare “la creatività dell’amore”: “È quello che stanno facendo dottori, infermieri e tutto il personale sanitario in questo periodo; si stanno facendo in quattro per tenere vicini i pazienti ai loro cari e per tenere con loro un rapporto umano, fondamentale durante la terapia”.

Giovannelli ha infine ricordato il dramma silenzioso della comunità religiosa, che sta registrando molte vittime nelle parrocchie di Bergamo, Brescia ma non solo. “Noi siamo sempre attivi e vicini alle persone. Il nostro non è un mestiere: siamo sempre preti, in salute e in malattia. La nostra missione è comunicare e diffondere l’amore e la parola di Cristo”.

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Pubblicato il 04 Aprile 2020
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