Il Giro d’Italia sarà a ottobre: cosa accadrà alla Tre Valli?

La gara varesina sarebbe in programma il 6 ottobre: ipotesi anticipo. Il patron Oldani: «La concomitanza non avrebbe senso. Prima pensiamo alla salute, altrimenti che festa sarebbe?»

La seconda tappa del Giro al via sotto la pioggia

Il governo del ciclismo mondiale – e cioè l’UCI – ha iniziato a ridisegnare il calendario 2020 falcidiato – ovviamente – dal coronavirus che ha fatto saltare tutte le gare su per giù dalla metà del mese di marzo.

Poche, per il momento, le manifestazioni che hanno già visto assegnare una nuova collocazione: oltre alla conferma dei mondiali del 20-27 settembre in Svizzera (ad Aigle, località dove ha sede l’UCI) sono state posizionate le due principali corse a tappe al mondo, il Tour de France e il Giro d’Italia oltre che gli Europei di Trento (9-13 settembre) e i campionati nazionali (22-23 agosto).

Il Tour scatterà – Covid permettendo – da Nizza il prossimo 29 agosto per terminare sui Campi Elisi di Parigi il 20 settembre; il Giro invece dovrebbe prendere il via dopo i mondiali e quindi – si presume – tra il 3 e il 25 di ottobre. La “Corsa Rosa”, in questo modo, andrebbe a sovrapporsi a una serie di gare già previste tra cui (quel che ci preme maggiormente) la Tre Valli Varesine che martedì 6 ottobre dovrebbe festeggiare la propria centesima edizione. (foto in alto: in maglia rosa Primoz Roglic, poi vincitore della Tre Valli 2019 – di Emanuela Sartorio)

«È chiaro che non avrebbe senso disputare la Tre Valli se, su altre strade italiane, fosse in corso il Giro» spiega Renzo Oldani, il patron della “Binda”, la società che ogni anno porta a Varese una delle grandi classiche del ciclismo tricolore. «La nostra intenzione è quella di valutare bene il calendario e capire se è possibile allestire comunque la Tre Valli in una data differente da quella originale: penso per esempio alla settimana che intercorre tra la fine dei Mondiali e l’inizio del Giro. È solo una ipotesi, perché le manifestazioni da recuperare sono molte e i corridori hanno bisogno i loro tempi, non dimentichiamolo. Vedremo se ci saranno alternative».

alain prost renzo oldani mondiali gran fondo 2018
Renzo Oldani con l’ex campione del mondo di Formula Uno, Alain Prost

Oldani, che per ragioni professionali si trova a operare quotidianamente dove il virus colpisce più a fondo, sottolinea però che sarà necessario trovare formule in grado di garantire la salubrità di tutti: corridori, staff, organizzatori e pubblico. «La Tre Valli Varesine non è solo una gara importante e storica del ciclismo, è anche una grande occasione di aggregazione e di promozione del nostro territorio. Una festa dove per prima cosa bisogna rispettare la salute dei partecipanti: servono garanzie anche in questa direzione».

L’impressione è, comunque, quella che le date odierne vadano ancora prese con le molle visto quel che sta accadendo un po’ ovunque per il coronavirus. Se da un lato era comunque giusto iniziare a pensare a come proseguire la stagione, dall’altro i problemi sanitari e quelli logistici appaiono corposi. Basti pensare che, tra l’altro, sono ancora da riposizionare in calendario le cinque Classiche Monumento, le corse di un giorno più importanti al mondo: tre di esse non si sono disputate (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix), una certamente non si farà nella data “giusta” (Liegi-Bastogne-Liegi, 26 aprile) mentre l’ultima – il Lombardia – sarà comunque più avanti del previsto, dato che il 10 ottobre sarà in corso il Giro d’Italia. Insomma, l’UCI cerca di dare impressione di solidità con queste decisioni, ma la realtà resta ancora indefinita.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Aprile 2020
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