La Fondazione Sant’Erasmo piange la morte di un suo infermiere
L'uomo è morto in seguito all'infezione provocata dal coronavirus. Era ricoverato in terapia intensiva. Lascia la moglie e quattro figli minorenni
La Fondazione Sant’Erasmo piange la scomparsa di un suo dipendente.
« Con costernazione e rammarico questa mattina ci è giunta notizia della scomparsa di un nostro dipendente. Infermiere, 50enne. Lavorava da 10 anni presso la nostra RSA, prima come collaboratore a partita Iva e poi come dipendente. Si chiamava Oualid Ayachi. Viveva da molti anni in Italia, a Novara. Lascia la moglie e 4 figli, tutti minorenni.
Era stato colpito dal virus e aveva lasciato il lavoro lo scorso 9 marzo. Negli ultimi giorni eravamo stati informati dell’aggravamento del suo stato di salute, ma nulla lasciava presagire che si potesse arrivare a questo esito.
Tutta la Fondazione, i lavoratori, i colleghi si stringono a lui e alla sua famiglia in questo triste momento».
Il problema del Covid 19 all’interno della RSA di Legnano era stato sollevato con forza dal direttore Frigoli sin dai primi giorni dell’emergenza coronavirus. Una battaglia condotta contro Ats e Regione che aveva coinvolto anche il Commissario prefettizio. Il numero dei casi sintomatici era evidente ma la possibilità di effettuare tamponi di conferma e la scarsa disponibilità di presidi di tutela personali erano stati denunciati più volte.
Fino a oggi, la Fondazione comunica che in base alle notizie in suo possesso, Oualid era l’unico dipendente ricoverato in terapia intensiva. Altri sono stati ricoverati a seguito del tampone effettuato in ospedale e poi dimessi.
Fino a oggi, la metà dei 31 assenti per malattia (16 per la precisione) non ha effettuato il tampone. Dei 15 che invece sono stati sottoposti al test: 8 hanno avuto esito positivo (fra cui anche il lavoratore deceduto oggi) e 7 hanno avuto esito negativo.
Nei prossimi giorni l’ATS ha garantito che sottoporrà a tampone anche il restante personale.
«La Fondazione garantirà assistenza legale ai familiari del Collega per ogni adempimento necessario e conseguente alla prematura dipartita.
Il Presidente Godano ha, inoltre, deciso di destinare alla famiglia una parte dei contributi che verranno raccolti per la campagna “Aiuta il Sant’Erasmo” lanciata nei giorni scorsi.
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