“La libertà è come l’aria”, la lista civica “Partecipare sempre” celebra il 25 Aprile
La lista civica tradatese cita Piero Calamandrei e invita a riflettere sul valore delle libertà conquistate con la Resistenza, oggi preziose più che mai
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“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando inizia a mancare”.
La lista civica “Partecipare sempre” di Tradate ha scelto di ricordare questo 25 Aprile con una celebre frase di Piero Calamandrei (professore, politico e avvocato italiano), tratta dal suo “Discorso sulla Costituzione” del 1955 agli studenti milanesi.
«Una frase che deve riecheggiare nelle nostre menti – spiegano i componenti della lista civica – perché mai come in questo difficile momento di quarantena chiusi nelle nostre case, ci sentiamo privati di quel senso di libertà a cui siamo abituati, e di cui, giorno dopo giorno, riscopriamo il valore».
Ma quando abbiamo iniziato a dare tutto questo per scontato? «Sono passati 75 anni da quel lontano 25 aprile 1945, giorno in cui venne proclamata l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, e la sensazione comune è che il passare del tempo stia sbiadendo con sempre maggior intensità il ricordo di una ricorrenza che il popolo Italiano si è guadagnato con i sacrifici di migliaia di uomini e donne che, spinti da ideali di unione, uguaglianza, libertè e democrazia, hanno incontrato la morte per difendere i propri diritti. Non dimentichiamo i fratelli Cervi, Sandro Pertini, Giorgio Amendola, Pietro Nenni, e Roberto Zanè, il partigiano più giovane d’Italia, che ha dato la vita sui monti del Verbano a soli 12 anni. Non dimentichiamo le donne della resistenza, coloro che in prima linea hanno rischiato quotidianamente la tortura e la morte per la libertà della nazione, chi come staffetta, chi come infermiera, chi come combattente. Le ricordiamo per dare coraggio a tutte quelle donne che oggi combattono per veder riconosciuti i propri diritti e che quotidianamente sono soggette ad abusi, maltrattamenti e disparità sociale; le ricordiamo perché chi muore per il bene comune non deve essere mai dimenticato. Affinché questo 25 Aprile sia una grande festa nazionale, dove a spiccare siano i colori della bandiera tricolore, fermiamoci un attimo nelle nostre case e pensiamo a ciò che è stato nel passato per non sbagliare mai più nel futuro».
«Facciamo in modo che, nonostante il periodo difficile, questa festa non venga sminuita a una giornata come tante, ma sia monito di forza e unità nazionale quando ci sarà da ripartire, uniti ce la faremo. A favore della libertà e per la democrazia, contro ogni sopruso, sempre. Buona Festa della Liberazione a tutti, uniti ce la faremo, viva l’Italia!».
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