L’allarme del sindaco: “42 ospiti con sintomi alla Sacra Famiglia”

Quattro positivi tra i pazienti e otto fra i dipendenti: «Il virus è entrato in paese ma ce la faremo»

Avarie

Lettere, telefonate e sopralluoghi con relazioni di servizio dei vigili. Alla fine le preoccupazioni per la sorte di ospiti e lavoratori della struttura residenziale per disabili di Cocquio Trevisago, la Sacra Famiglia, risultano essere tristemente fondate.

Lo ha annunciato il sindaco Danilo Centrella in un video messaggio nella tarda serata di mercoledì. Un appuntamento oramai quotidiano che sfrutta i social per raggiungere e informare i cittadini sullo stato di salute del paese.

Il paziente ricoverato a Varese è in miglioramento e la famiglia messa in quarantena è costantemente seguita dalla protezione civile e dallo stesso sindaco.

Ma a preoccupare sono gli ospiti della sacra famiglia che sono in tutto 149: «In 42 sono sintomatici, con stati febbrili di varia intensità, mentre quattro di essi sono risultati positivi ai tamponi», ha confermato Centrella, informando ci suoi concittadini che anche «otto lavoratori della struttura sono risultati positivi».

Una situazione che viene monitorata, ma che preoccupa seriamente l’amministrazione comunale che proprio ieri, mercoledì, ha inviato una missiva al presidente della Regione Attilio Fontana, ai vertici di Ats e alla prefettura per informare dei pesanti difetti di comunicazione fra gli enti che lasciano l’ultimo terminale amministrativo dello stato sul territorio – il Comune – in una pericolosa assenza di informazioni: a ieri sera il paziente positivo residente in paese non risultava ancora ufficialmente infetto secondo i dati ufficiali.

I numeri del contagio all’interno della struttura sanitaria per disabili sono in continua evoluzione e nella giornata di giovedì il sindaco ha inviato una nuova lettera ad Ats Insubria informando della situazione. Il sindaco ha parlato di «possibile peggioramento» e di «focolaio» riferendosi alla Sacra Famiglia.

Al prefetto di Varese Enrico Ricci invece Centrella chiede misure immediate per l’isolamento della struttura per evitare il diffondersi del virus.

«Il contagio è entrato in paese ed è tra di noi, per questo ancora una volta mi tocca sottolineare di quanto sia importante non uscire di casa, neppure per fare la spesa: se vi serve qualcosa ve lo portiamo noi», ha detto il sindaco ai residenti, riferendosi al servizio di spesa e farmaci a domicilio esteso a tutta la popolazione grazie ad una fitta rete di volontari.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Aprile 2020
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