Morto Luis Sepulveda, stroncato dal coronavirus
Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto a Oviedo, in Spagna, dove lottava in ospedale da settimane
Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto per coronavirus oggi, 16 aprile 2020. Aveva 71 anni.
Era ricoverato da fine febbraio in Spagna, all’ospedale di Oviedo nelle Asturie, dopo aver contratto l’infezione: la sua battaglia contro il virus è durata un mese e mezzo, ma gli è stata comunque fatale. Contagiata anche la moglie.
Sepulveda, scrittore impegnato politicamente, esule politico, ecologista era nato nella città cilena di Ovalle. Come spiega la sua pagina su Wikipedia, Sepúlveda ha poi lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi con l’incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet.
Da lì ha viaggiato a lungo: prima in America Latina e poi nel resto del mondo. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie, dove lo ha colpito il virus.
Inizialmente autore di libri di poesia e di racconti ha raggiunto il successo letterario già con il suo primo romanzo, “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore“, apparso per la prima volta in Italia nel 1993.
Scrittore amatissimo, anche e soprattutto in Italia, ha pubblicato molti altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, che è diventato spesso testo scolastico nella nostra nazione.
Sepulveda ricevette anche il premio Chiara alla carriera nel 2014, fu il primo scrittore straniero a riceverlo: la cerimonia si tenne al Teatro Sociale di Luino.
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