Ore di apprensione alla Sacra Famiglia, parte la gara di solidarietà
Il sindaco medico si offre volontario per coprire turni di guardia e il paese si mobilita per gli aiuti
C’è addirittura il sindaco, che è medico, ad essersi offerto per effettuare i turni di guardia per fronteggiare l’emergenza sanitaria all’interno della residenza per disabili cel paese, come riporta oggi un articolo sulle cronache nazionali di Repubblica.
Perché Danilo Centrella, sindaco di Cocquio Trevisago si è trovato di fronte ad una gravissima emergenza che ha fatto schizzare il piccolo centro fra laghi e valli al quinto posto nella classifica provinciale dei comuni colpiti dai contagi Covid.
Solo che Cocquio ha nemmeno 5 mila abitanti e deve vedersela nella macabra classifica con giganti del peso di Varese o Busto Arsizio, 80 mila residenti ciascuno, più o meno.
Città, “contro“ paesi che tradotto in numeri vale una sessantina di positivi, tutti all’interno della casa di cura al centro – come Varesenews da settimane sta documentando – di reiterate richieste di chiarimenti e azione alle autorità sanitarie da un lato – Ats Insubria – e statali dall’altro, vale a dire la prefettura. Ancora nessuna risposta, lamenta il sindaco, che tiene monitorata come può la situazione illustrando gli ultimi dati disponibili in una diretta facebook e annunciando uno screening volontario rivolto ai residenti in mobilità lavorativa per circoscrivere il contagio.
Domenica scorsa una giunta su Skype ha deliberato aiuti economici e di ogni genere da far convogliare a Sacra Famiglia per sostenere l’istituto in questi momenti tragici: screening, mascherine, tute ma anche, come l’offerta del sindaco, in prestazioni lavorative.
Attorno all’istituto negli ultimi giorni si sta stringendo anche una catena di solidarietà.
In paese e sui social è attiva una raccolta fondi da destinare alla struttura a cura del gruppo sportivo culturale “Amici di Cocquio“ attraverso cui è possibile dare un contributo con bonifico e causale specifica (vedi volantino sopra) o consegnare fisicamente una fornitura di materiale richiesto (sempre mascherine, tute e camici monouso) da far pervenire.
Sacra famiglia attraverso il Centro operativo comunale previo accordi telefonici (sempre come recita il numero sul volantino).
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