Il Preside Bosello: “Basta lamentele ora le proposte per ripartire”

Il dirigente dell'istituto Gadda Rosselli condivide alcune riflessioni sul ritorno alla normalità diviso per fasi. E chiede anche una valutazione a lungo termine dell'esperienza della didattica a distanza

scuola digitale

Ospitiamo una riflessione del dirigente dell’istituto Gadda Rosselli di Gallarate Pietro Bosello sul tema della “Fase 2 ” della scuola:

«Apprendo con soddisfazione la notizia che la Ministra Azzolina è pronta a nominare una commissione, a presidenza dell’Assessore dell’Emilia Patrizio Bianchi, per elaborare proposte per la riapertura delle scuole al tempo del Covid-19.

Avviata quindi la fase della ri-costruzione, mi permetto, mosso da spirito di partecipazione, senza alcuna presunzione, di inviare alla Ministra qualche idea nata dalla quotidiana frequentazione delle problematiche di gestione di un istituto scolastico superiore.

FASE 2: LA RI-PARTENZA NELLA SCUOLA SECONDARIA

a. Ammissione con riserva per gli studenti con materie insufficienti. Entro 3 mesi dalla ripresa (Dicembre), a seguito di corsi di recupero e/o attività individuali, se non saldato il debito,
ricollocamento nella classe precedente su decisione del Consiglio di Classe.

b. Nel caso in cui si debba mantenere ancora un certo distanziamento e fino a quando sarà necessario, occorrerà suddividere la classe in due gruppi tra loro omogenei per livelli di apprendimento e di motivazione. Il 50% dell’orario settimanale sarà in presenza. Il restante 50% sarà a distanza. Ogni docente ripeterà in presenza la lezione/attività per due volte.

c. Si continueranno ad utilizzare le funzionali risorse della Didattica a distanza per il 50% di attività
non in presenza: tutoring individuale o a piccoli gruppi tramite videoconferenze, materiali strutturati per attività di approfondimento autonome… Eliminazione del valore legale del titolo di studio, potenziando la valutazione dei livelli delle competenze

d. Effettuazione in videoconferenza di tutte le attività degli Organi collegiali, nonché la formazione del personale

FASE 3: LA NUOVA NORMALITÀ

Premessa
Pensare solo alla transizione, per il più rapido ritorno alla vecchia normalità, è un grave errore progettuale.

L’esperienza della DaD nella scuola secondaria ha inoltre mostrato opportunità e condizioni, mai sperimentate prima in modo così massiccio, che potrebbero non solo far riprendere ma addirittura far evolvere il nostro sistema, ma che richiedono un disegno complessivo e a lungo termine, per realizzare il quale servono in tempi rapidi nuove condizioni di esercizio che necessitano in molti casi di una decretazione d’urgenza e che rispondono alla necessità di semplificare le procedure, ridurre i tempi per assumere le decisioni, adottare controlli e valutazioni di sistema certi, obiettivi e incentivanti.

In poche parole serviranno, in tempi brevi, una nuova visione culturale-formativa- sociale-comunitaria, un sistema di regole più agile , risorse umane, economiche, strutturali maggiori, finalizzate a raggiungere i uovi obiettivi.

Le riforme

a. Ridefinire la mission del Sistema scolastico-formativo
b. Essenzializzazione delle Indicazioni nazionali per i programmi di studio, che dovranno muoversi entro il nuovo orizzonte strategico nazionale, europeo, mondiale
c. Eliminazione del valore legale del titolo di studio e, conseguentemente degli Esami di stato, potenziando la valutazione dei livelli delle competenze e le prove Nazionali Invalsi
d. Creazione di un nucleo numericamente significativo di dirigenti tecnici-ispettori per la funzione di
controllo e di valutazione
e. Revisione degli Organi Collegiali: Istituire la Giunta del Collegio Docenti (max insegnanti eletti dallo
stesso Collegio, con carica triennale) a cui vengono demandate funzioni esecutive degli indirizzi generali del Collegio, al quale la Giunta riferisce annualmente; votazioni on line per eleggere le componenti dei Consigli di Classe e di Istituto
f. Abbassamento a 20 del numero massimo di alunni per classe
g. Istituzione della Vicedirigenza: per concorso interno
h. Spostamento della Contrattazione sindacale decentrata al solo livello regionale
i. Contrattualizzare in modo chiaro la formazione obbligatoria per il personale scolastico
j. Inserire la figura degli Assistenti tecnici anche negli Istituti Comprensivi.
k. Inserire negli Organici scolastici con contratto di ruolo la figura del medico e dello psicologo
l. Effettuare frequentemente e regolarmente concorsi per le assunzioni nella scuola
m. Aumentare la dotazione economica delle scuole per acquisto di piattaforme, device, connessioni, alle scuole
n. Derubricare i dirigenti scolastici dalla figura di datori di lavoro, vista l’atipicità della loro funzione
o. Eliminare la materia della valutazione scolastica dal contenzioso amministrativo
p. Semplificare la gestione amministrativo contabile scolastica verso un regime di semplice rendicontazione, sciogliendola da vincoli ad oggi ancora presenti (la rotazione dei fornitori anche per piccoli acquisti, i revisori dei conti….)
q. Creare Centri per i Servizi Amministrativi Provinciali in grado di supportare effettivamente le scuole
nelle funzioni gestionali complesse (pensioni, gestione personale …)
r. Prevedere la possibilità per le scuole di chiedere contributi economici vincolanti alle famiglie (a
quelle con redditi superiori a una certa soglia stabilita a livello nazionale), unico strumento per
l’effettiva gestione autonoma
s. Sostenere le scuole paritarie, a ragione della loro opera di sussidiarietà nei confronti dello Stato, accrescendo i controlli di qualità nei loro confronti, e passando a contributi economici più
significativi, erogati direttamente ai genitori e non più agli istituti gestori

Concludendo, la scuola deve poter vedere più lontano, portare carichi più leggeri, utilizzare meglio
quegli strumenti che possono potenziare le enormi possibilità della formazione, dell’educazione e dell’istruzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Aprile 2020
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