Primo Maggio: “Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”

Una festa dei lavoratori inedita rispetto al passato. Nessun corteo e nessuna manifestazione finale a causa dell’emergenza sanitaria. Il messaggio di Cgil, Cisl e Uil: «Lavoro e salute non sono alternativi»

sindacato

“Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”. È questo lo slogan scelto a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil per celebrare un Primo Maggio in modo del tutto inedito rispetto al passato.

Varese lo ha sempre celebrato con un corteo e una manifestazione finale in genere molto partecipata da lavoratrici, lavoratori, pensionati e cittadini. Una irrinunciabile tradizione che quest’anno, purtroppo, non potrà svolgersi nella maniera tradizionale a causa dell’emergenza sanitaria. «In questa occasione – dichiarano Umberto Colombo, segretario generale Cgil Varese, Antonio Massafra, segretario generale Uil Varese, Roberto Pagano, rappresentante Reggenza Cisl dei Laghi – il Primo Maggio assume un carattere del tutto particolare, opportunità per ribadire con forza la centralità del lavoro, e soprattutto della salute e della sicurezza di lavoratrici, lavoratori, cittadini. In questi drammatici mesi – continuano i tre leader sindacali – abbiamo avuto conferma di come il lavoro sia stato e resti tuttora decisivo nel fronteggiare e sconfiggere questo terribile virus che ha messo in ginocchio il Paese». (foto da sinistra: Pagano, Colombo e Massafra)

IL VALORE DELLA SALUTE 

«In questo Primo Maggio – dichiarano Colombo, Pagano e Massafra – rimarchiamo il valore della salute per tutti e del servizio sanitario nazionale pubblico, come è stato più volte ribadito dal sindacato, che si è reso protagonista nel garantire un’informazione trasparente sulle dimensioni del contagio. Il nostro ringraziamento  va soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori (operatori sanitari, medici, infermieri) che si sono battuti in prima linea per tutelare il diritto alla salute di tutti, come sancisce la Costituzione. Molti di loro si sono contagiati e si sono dovuti sottoporre a pesanti turni di lavoro. Alcuni sono caduti vittime di questa pandemia, aggiungendosi ai numerosi deceduti per Covid-19 nel nostro territorio. A tutti loro e alle rispettive famiglie va il nostro cordoglio».

IL RUOLO DEL SINDACATO NEI LUOGHI DI LAVORO

Durante l’emergenza sanitaria, un ruolo particolare è stato svolto da rsu e  rls nel controllo della corretta applicazione dei protocolli per contrastare il contagio nei luoghi di lavoro. «Rivolgiamo un ringraziamento a tutte le categorie del sindacato, ai rappresentanti sindacali unitari e ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza – continuano Colombo, Pagano e Massafra – impegnati nei luoghi di lavoro per assicurare il rispetto dei decreti del governo e delle leggi a tutela della salute e nel contrattare con le aziende l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per fronteggiare questo terribile momento, tutelando il reddito dei lavoratori e la vita delle imprese».

Il Covid -19 ha anche mostrato l’estrema fragilità del nostro sistema economico-finanziario. Una constatazione che, secondo il sindacato, impone di ripensare al nostro modello di produzione e di sviluppo, rimettendo al centro persona, ambiente, salute, diritto all’istruzione e dignità del lavoro.

LA FASE DUE

Anche il nostro territorio, come il resto d’Italia, si appresta ad affrontare la Fase due. Un momento delicato che potrebbe far abbassare la soglia di attenzione rispetto al pericolo di contagio che non è ancora totalmente alle spalle. «Consapevoli che non siamo ancora usciti dal pericolo e quindi, a maggior ragione – affermano Colombo, Pagano e Massafra – al primo posto ci deve essere la salute di lavoratrici, lavoratori, cittadini. La ripresa sarà graduale e dovrà superare problemi e difficoltà. Occorre perciò la massima attenzione per garantire i posti di lavoro e scongiurare emergenze occupazionali. Un’esigenza che richiede l’impegno di tutti, sindacati, imprese, istituzioni perché siano garantiti, anche nella fase due, ammortizzatori sociali che aiutino la ripresa e rapidamente sostengano i livelli di vita dei lavoratori».
«Per questo – concludono Umberto Colombo (Cgil), Roberto Pagano (Cisl) e Antonio Massafra (Uil) – il sindacato confederale varesino ribadisce il proprio impegno a difesa dei diritti fondamentali e del lavoro anche e soprattutto in una fase difficile e incerta come questa, che non ci impedisce di augurare buon Primo Maggio alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati del nostro territorio».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2020
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