Stipendio decurtato ai sanitari infettati. Gallera spiega: “le trattenute verranno restituite”
La denuncia del principale sindacato dei medici ospedalieri. L'assessore regionale spiega il meccanismo della norma di Inail che si scontra con il diritto alla privacy

Stipendi decurtati a medici e operatori sanitari risultati positivi. La denuncia arriva da ANAAO-ASSOMED Lombardia. Oltre alle critiche mosse nei giorni scorsi contro Regione e aziende ospedaliera sulla mancanza di sorveglianza per chi stava operando in prima fila nella lotta al coronavirus, oggi il principale sindacato dei medici ospedalieri rilancia: « alcuni dirigenti a casa, perché risultati positivi al virus, si sono visti diminuire lo stipendio. Decurtazioni ignobili – le definisce il Segretario di ANAAO-ASSOMED Lombardia, Stefano Magnone – I medici e i dirigenti sanitari lombardi da eroi e martiri sono già diventati dei ‘decurtati’. In barba alle leggi dello Stato e in barba al buon senso e alle circolari INAIL, abbiamo prove certe di decurtazioni stipendiali a colleghi positivi per il COVID-19”».
Immediato l’intervento dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: « Non ci sarà nessun taglio agli stipendi dei medici per malattia dovuta a Covid-19. Al contrario, abbiamo stanziato 40 milioni di euro per pagare gli straordinari al personale impegnato a fronteggiare questa drammatica emergenza. Eventuali decurtazioni per malattia, determinate dalle leggi nazionali – aggiunge l’Assessore Gallera – saranno ripristinate con gli stipendi di aprile e di maggio, nel momento in cui le aziende sanitarie avranno definito insieme all’INAIL le assenze dovute a Contagio da Covid-19 dalle altre tipologie. Le circolari INAIL del 17 marzo e del 3 aprile 2020 – spiega poi Gallera – chiariscono che le malattie Covid non devono essere decurtate, ma il certificato di malattia che arriva in azienda, per motivi di privacy, non ne contiene la causa. Per questo, la distinzione avviene per singolo caso e questa ricognizione non e’ stata compatibile con i tempi necessari per la chiusura delle ‘buste paga’. Le eventuali penalizzazioni ‘improprie’ saranno rettificate e conguagliate».
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