Spese a domicilio, a Varese aiutate più di 900 famiglie
Al servizio della Protezione civile per gli over 65 si aggiunge quello della comunità pastorale “Beato Marzorati”. Molinari: “Non numeri ma persone. La sfida di ogni giorno è rispondere ai bisogni nel modo più adeguato e umano”
Varese chiama, i volontari rispondono. Sono oltre 900 le famiglie che, nell’ultimo mese, hanno richiesto uno dei servizi di spesa a domicilio attivati in città e resi possibili da quanti, in questi giorni di emergenza, stanno mettendo a disposizione il loro tempo per aiutare gli altri. Sono, nel dettaglio, 823 le prenotazioni arrivate alla Protezione civile cittadina dallo scorso 14 marzo, tutte già consegnate con la sola eccezione di quelle degli ultimi due giorni. Numeri cui vanno aggiunti quelli che arrivano dalla comunità pastorale “Beato Samuele Marzorati”: tra Biumo Superiore, Biumo Inferiore, Valle Olona e San Fermo i giovani degli oratori hanno consegnato alimenti e medicine a un centinaio di nuclei familiari. Ai 40 che già risultavano presi in carico, attraverso la Caritas, prima che scoppiasse l’emergenza se ne sono infatti aggiunti altri 60.
“Parliamo di numeri importanti, ma – afferma l’assessore ai Servizi sociali di Palazzo Estense Roberto Molinari – non dobbiamo mai dimenticarci di cosa queste cifre rappresentano. Tutti i giorni noi ci troviamo ad assistere persone, cittadini provati da questi giorni difficili. La sfida che gli operatori devono affrontare, così, non è il mero rispondere alle esigenze materiali, ma un ascoltare i bisogni e un saper offrire l’aiuto necessario nel modo più adeguato e umano possibile”.
Il servizio portato avanti da Comune e Protezione civile è destinato agli anziani over 65 che, vivendo da soli, non hanno la possibilità di essere aiutati da familiari o vicini di casa. Due i numeri cui i cittadini si possono rivolgere: lo 0332.329372 e lo 0332.310921. A rispondere sono i volontari della Protezione civile, che, accolte le domande, le trasmettono al supermercato di riferimento. È quest’ultimo a predisporre la spesa, che viene poi ritirata dagli incaricati (oltre alla Protezione civile vi è la collaborazione del Nucleo Pronto Intervento degli Alpini di Varese e della Croce Rossa) e portata a domicilio. Il pagamento avviene in contanti alla consegna dei generi alimentari.
“Non sono solo le richieste a crescere giorno per giorno – le parole del coordinatore della Protezione civile Comune di Varese, Gianluca Siciliano – ma anche i rapporti tra i volontari e tra le varie associazioni coinvolte. Al nostro servizio, infatti, si sono aggiunti nel tempo anche quelli analoghi di tante realtà del volontariato presenti sul territorio”.
Tra queste, come anticipato, la comunità pastorale “Beato Marzorati”, con i giovani degli oratori che, dal 23 marzo, portano cibo e medicine a chi non può uscire di casa. Dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 17.30, gli anziani e i soggetti fragili interessati possono contattare il numero 349.2791950. Per il pagamento, a fronte dello scontrino, è possibile utilizzare o i contanti o il bancomat.
“A colpirmi – conclude don Gabriele Colombo – sono soprattutto i volti dei volontari. Si mettono a disposizione e sono contenti di farlo; anche il riscontro delle famiglie assistite, poi, è molto buono. Siamo davanti a un bel gesto di carità, da cui emergono tanta generosità e voglia di fare”.
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