Il taglio dei capelli è impossibile? Arriva il tutorial in videochiamata
La Barberia Bocchi, di Gorla Minore, in questo periodo di fermo dell'attività sta continuando ad aiutare i clienti, con vere e proprie consulenze sul taglio di capelli e barba in videocall
Se l’allarme Coronavirus ha portato all’interruzione delle attività di parrucchieri e centri estetici, c’è di contro chi sta tenendo vivo il rapporto con i propri clienti, inventandosi un nuovo modo di aiutarli a mantenere il proprio look al meglio.
È il caso della Barberia Bocchi di Prospiano, Gorla Minore, insignita lo scorso anno del riconoscimento “Attività storiche” della provincia di Varese e sempre attiva sui social.
Proprio da lì, è partito un messaggio indirizzato alla numerosa clientela: Fabrizio e il figlio Luca, proprietari del negozio, si sono messi a disposizione per fornire suggerimenti sul taglio di barba e capelli per chi è a casa e cerca di arrangiarsi.
«In queste settimane stiamo aiutando diversi clienti, un po’ impacciati con le forbici e le lamette – racconta Luca – facciamo delle vere e proprie videochiamate, così da seguire passo passo ciascun momento del taglio. Certo, i loro risultati non sono sempre perfetti ma tutti si impegnano e ci provano».
Le consulenze telefoniche sono uno dei tanti modi con cui si cerca di mantenere il rapporto con i clienti: «La nostra non è un’attività inserita in un centro commerciale: siamo in paese e con chi frequenta il negozio si è creato un vero e proprio rapporto di amicizia. Abbiamo sempre organizzato cene, aperitivi, attività particolari come la partecipazione di gruppo alla Gorlonga, la corsa per le vie di Gorla. La nostra clientela ci manca, glielo scriviamo in ogni post, ma per il momento non è possibile riaprire».
Fabrizio e Luca aggiornano chi li segue su quanto viene deciso a livello ministeriale: così hanno fatto anche oggi, a seguito del discorso del premier Conte di ieri sera, rimandando tutti, per gli appuntamenti, agli inizi di giugno. Sui social non sono mai polemici, ma quando li raggiungiamo telefonicamente, Fabrizio tiene a mettere in luce le difficoltà della sua categoria lavorativa: «Per noi è molto difficile fare i conti con questa nuova proroga: in Italia siamo tantissimi, fra proprietari di negozi e lavoranti, il disagio c’è, eccome. Con le dovute precauzioni si sarebbe potuto aprire, a mio avviso, permettendo l’ingresso a una o due persone alla volta, rispettando tutte le normative di sicurezza che ci avrebbero imposto. Non credo che nei parchi o negli autobus sarà così semplice rispettare la distanza di sicurezza. Inoltre, dopo tre mesi di stop, saremo pieni di appuntamenti, con l’esigenza di gestire l’afflusso in negozio nel modo più appropriato».
Un disagio che non si trasforma però nella tentazione di cadere nell’abusivismo, come è talvolta accaduto si scoprisse in zona: «Ci mancante un sacco, ci manca il nostro lavoro, ci manca passare i pomeriggi in vostra compagnia, ma teniamo davvero con il cuore a consigliarvi di non affidarvi ai molteplici colleghi che, purtroppo, stanno lavorando in nero violando ogni tipo di norma, ma soprattutto violando la vostra e anche la loro salute. Come ben sapete, a noi sta molto a cuore la vostra salute, ecco perché abbiamo risposto sempre in modo negativo alle molteplici richieste di tagli o barbe fatte a casa» scrivono Fabrizio e Luca ai clienti.
No all’abusivismo, quindi, ma sì alle videochiamate: «Nell’attesa di riaprire, continueremo con le consulenze a distanza» – promettono i parrucchieri 2.0 di Prospiano.
“Eh, Giovanni” direbbe il Presidente Mattarella, con quell’espressione diventata ormai iconica del disagio estetico che tutta la penisola vive “in qualche modo ci si arrangia”. Anche in videocall.
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