Unicredit, 5200 esuberi volontari
Il gruppo prevede 2.600 nuove assunzioni, altri 800 dipendenti saranno riqualificati in nuovi ruoli e 900 apprendistati convertiti in contratti a tempo indeterminato. Due poli al sud per il back office
UniCredit e i sindacati di categoria, Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, hanno raggiunto un accordo sul piano strategico del “Team 23”. Sono 5.200 le uscite previste nei prossimi quattro anni attraverso pensionamenti anticipati volontari con accesso al Fondo di solidarietà di settore. Al contempo il gruppo prevede 2.600 nuove assunzioni per garantire il turnover generazionale e un aumento delle competenze digitali della forza lavoro. Altri 800 dipendenti saranno riqualificati in nuovi ruoli tramite formazione e attività di reskilling. Inoltre, 900 apprendistati saranno confermati in contratti di lavoro a tempo indeterminato. (particolare della Unicredit Tower, foto di Roberto Angaroni da Pixabay)
L’accordo conferma dunque l’impegno di Unicredit per un approccio socialmente responsabile alle relazioni industriali con nuove assunzioni e investimenti aggiuntivi nel Mezzogiorno.
UniCredit sta investendo nel rafforzamento e nella creazione di due poli nel Sud Italia (Sicilia e Campania) per l’accentramento di attività di back office e di gestione della clientela. Il gruppo amplierà ulteriormente la sua offerta di welfare e investirà in iniziative per migliorare il Work Life Balance dei propri dipendenti attraverso ad esempio l’introduzione di un congedo di paternità retribuito di 10 giorni e l’aumento progressivo dell’importo del buono pasto.
Il contributo al fondo pensione aumenterà al 4% per gli apprendisti durante i primi tre anni di lavoro. Inoltre, le attuali polizze assicurative sulla salute e sulla vita vengono confermate in modo strutturale. È stata inoltre introdotta una nuova copertura assicurativa in caso di premorienza.
Il gruppo ha infine concordato un premio collettivo di produttività annuale : 1.430 a conto welfare ovvero 880 euro in forma monetaria, con un aumento medio del 10% su base annua.
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