Whirlpool, continua il braccio di ferro con la rsu sulla riapertura

Domenica 26 aprile l’azienda effettuerà l’intervento di sanificazione. Lunedì 27 ci sarà l'ispezione di rsu e rls nei luoghi contestati perché non ancora a norma

whirlpool 8 luglio 2015

Continua il braccio di ferro tra il sindacato dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm, e la Whirlpool. I vertici della multinazionale americana vorrebbero riaprire gli stabilimenti produttivi di Cassinetta di Biandronno lunedì 27 aprile, decisione che la rsu bolla come una “forzatura” ritenendo insufficienti gli interventi fatti dall’azienda per mettere in sicurezza e sanificare gli ambienti di lavoro per garantire una ripresa della produzione in piena sicurezza.

Nell’ultimo incontro tra le parti di venerdì 24 aprile si è verificato il rispetto del protocollo di sicurezza che non ha avuto ancora completa condivisione in tutti i suoi punti con la rsu e la rls. «L’azienda ha mantenuto la stessa posizione di forzatura dei giorni scorsi – spiega in una nota il sindacato dei metalmeccanici -, pertanto chiede che lunedì 27 aprile le fabbriche del sito riprendano l’attività produttiva con gli orari concordati con la rsu per le fabbriche forni e MWO nel mese di marzo. Per la fabbrica frigoriferi rimarranno i consueti orari di lavoro e turni».

Le delegate e i delegati dopo l’incontro, nel prendere atto della scelta dell’azienda, lunedì verificheranno la corretta applicazione del protocollo di sicurezza in fabbrica. L’elenco delle inadempienze, in tema di sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro, emerse durante le recenti ispezioni, è piuttosto lungo: totale assenza di pulizia delle superfici e della pavimentazione per alcune aree (imballaggio frigoriferi e postazioni di lavoro, fabbrica frigoriferi, magazzini); sporcizia lungo il perimetro della fabbrica frigoriferi; ingressi sporchi lungo il perimetro della fabbrica; mancanza di segnaletica orizzontale per il distanziamento presso i rilevatori di presenza; scrivanie computer e strumenti di lavoro da trattare secondo i protocolli di sicurezza; porte di ingresso, portoni, finestroni, vetri , corrimano, maniglie, interruttori da pulire e trattare secondo i protocolli di sicurezza; spogliatoi sporchi; tastiere di comando, pulsantiere di comando sui processi produttivi da trattare secondo i protocolli; in alcuni servizi igienici assenza di pulizia straordinaria completa; divisori per garantire la distanza di sicurezza sulle postazioni di lavoro laddove necessario; presenza di perdite di olio sulla pavimentazione presso le aree dei processi primari; mancanza di riciclo di aria presso le aree dei laboratori e mancanza di alcuni dispenser gel disinfettante.

Durante il sopralluogo di venerdì  24 aprile, è stato verificato che alcuni interventi di pulizia sono stati fatti nel reparto imballaggio e nella fabbrica forni. «Dopo la nostra insistente richiesta – concludono i rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm – l’azienda è stata indotta a dichiarare che nel fine settimana interverrà per il ripristino delle condizioni nelle aree non ancora interessate dagli interventi. Inoltre,  domenica 26 aprile, l’azienda effettuerà l’intervento di sanificazione».
Sulla sufficienza  di questi interventi, si aspetta il risultato dell’ispezione e verifica da parte di rsu ed rls che si terrà lunedì 27 aprile .

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 25 Aprile 2020
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