I 4 consigli delle agenzie per il lavoro per la regolarizzazione nel settore agricolo

L'associazione delle agenzie per il lavoro italiane conferma il proprio impegno nella battaglia contro il lavoro nero e offre i suoi suggerimenti al Ministro del Lavoro

caporalato agricoltura

Assosomm, Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro, conferma il proprio impegno nella battaglia per la regolarizzazione dei lavoratori del settore agricolo. Dopo gli sforzi delle APL nell’evitare il blocco della filiera per assenza di lavoratori durante la pandemia, l’Associazione interviene nel dibattito in corso ribadendo le proposte utili a tutelare il lavoro dei dipendenti e degli imprenditori. Negli ultimi giorni, il dibattito parlamentare con l’iniziativa del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova riporta l’attenzione sul riconoscimento dei diritti dei lavoratori di questo settore e suggerisce provvedimenti di contrasto alla illegalità e al lavoro nero.

Per Assosomm la lotta al lavoro irregolare prosegue quindi coerentemente all’impegno pluriennale che ha dato vita a iniziative come il Forum “Attiviamo Lavoro – Le potenzialità del lavoro in somministrazione per il settore dell’agricoltura” organizzato da The European House – Ambrosetti con Assosomm il 23 febbraio 2016 a Palazzo Chigi a Roma.

Rosario Rasizza, Presidente Assosomm: «Siamo da anni impegnati nel garantire ad aziende e dipendenti un lavoro regolare e retribuito. Abbiamo fatto sforzi straordinari anche durante i momenti più critici della pandemia, per permettere a interi settori, a partire dall’agricoltura, di proseguire le proprie attività e garantire quindi alla popolazione beni e servizi di primaria importanza. Ribadiamo oggi, con ancor più urgenza rispetto a ieri, la nostra disponibilità e le nostre proposte al Governo a partire dall’introduzione di meccanismi di premialità per le aziende che operano nella legalità, escludendo dalla competizione le imprese non certificate. L’istituzione di un registro dei trasportatori che accompagnano i dipendenti al lavoro. La gestione attenta degli ingressi per lavoro stagionale e lo stanziamento di incentivi economici a quegli imprenditori che scelgono contratti di lavoro regolari e retribuiti, come quelli previsti dalla somministrazione promossa dalle Apl».

Sono quattro le proposte di contrasto alle pratiche illegali proposte dall’Associazione, e già approfondite dettagliatamente nel paper presentato del Convegno Attiviamo Lavoro (Link al documento)

  • Introdurre dei meccanismi di premialità per le aziende che operano nella legalità, escludendo dalla competizione le imprese “non certificate”.
  • Istituire un registro dei trasportatori, istituito presso un organismo pubblico, come la Prefettura o la Direzione territoriale del Lavoro, con precise garanzie, legate alla onorabilità e all’assenza di condanne per reati correlati alla materia del lavoro, e con l’obbligo di comunicare, a cadenze mensili il numero dei lavoratori trasportati e i fondi presso cui gli stessi hanno operato.
  • Gestire con più attenzione gli ingressi per lavoro stagionale e, soprattutto, prima del rilascio del nullaosta effettuare, anche avvalendosi degli organi di vigilanza, ulteriori accertamenti sulle effettive necessità dei datori di lavoro.
  • Rendere fruibili gli incentivi economici per gli imprenditori agricoli che utilizzano i contratti di lavoro regolari e retribuiti, come quelli in somministrazione proposti dalle Agenzie per il Lavoro.

Occorre però compiere ancora numerosi passi in questo settore e mettere in atto azioni concrete da condividere, come Assosomm da tempo richiede, su tavoli di lavoro istituzionali. Basti pensare infatti che secondo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel 2019 le aziende che sono ricorse al lavoro irregolare si attestano a quota 55%, dato tristemente in crescita del 4% rispetto all’anno 2018.

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Pubblicato il 07 Maggio 2020
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