Azzate riparte con slancio
Un giro tra i primi negozianti che hanno riaperto dopo il lockdown. Si pensa come riorganizzare l'accoglienza al Belvedere e come far ripartire i tanti progetti della Pro Loco
Azzate riapre e la gente risponde. Una mattina di sole e il paese che torna a vivere. Gente nei bar, con i tavolini distanziati, persone in diligente attesa di entrare al supermercato o nei (pochi) negozi aperti in questo primo lunedì della fase 2.
Difficile fare un vero e proprio test considerato che molti negozi aprono il pomeriggio ed alcuni domani, martedì, ma il fermento si coglie. Dalle claire si scorgono gel e guanti pronti all’uso, cartelli che spiegano come ci si deve comportare prima di accedere alla rivendita.
Roberta, del negozio di intimo che si trova nella piazza della Pesa ha un via vai di clienti: “Oggi ho lavorato molto bene – dice-. Avevo riaperto l’11 quando avevano consentito la vendita di abbigliamento per bambini ma era stato un buco nell’acqua. Speriamo di riprendere bene e a pieno ritmo”
Soddisfatta anche la titolare del bar Albini, locale storico di Azzate: “Abbiamo riaperto oggi dopo aver offerto per qualche periodo caffè da asporto – spiega Tina -. Questa mattina abbiamo lavorato bene con i nostri clienti abituali. C’è tanta voglia di uscire e di tornare alla normalità. Per ora abbiamo personale ridotto ma speriamo di riprendere presto a lavorare con gli orari di un tempo”
Più cauto, e anche meno sorridente, Bruno Albini dell’Hosteria da Bruno: “Noi riapriremo tra una decina di giorni – spiega -. Non è pensabile adeguare il locale in tempi così brevi: le disposizioni sono uscite domenica e noi vogliamo garantire ai nostri clienti la sicurezza, ma anche la qualità di sempre. Non nascondo che sono un po’ arrabbiato per come è stata gestita questa ripresa ma adesso è il momento di guardare avanti. Sto modificando l’interno del locale in modo che tutto venga rispettato alla lettera: ho chiesto il preventivo per i divisori dei tavoli, sistemeremo in modo diverso l’arredo. Lo faccio per me, per il personale e per i miei clienti”
Paolo Terrapieno affianca Bruno Albini nell’associazione commercianti di Azzate, di cui fanno parte una sessantina di negozianti: “Non ho mai chiuso la mia enoteca, Le Note del Vino, ma mi sono dovuto in parte reinventare: ho aperto l’e-commerce e ho fatto consegne a domicilio. Certo, ci sono stati giorni in cui vedere tutti i negozi dei miei colleghi chiusi, è stata dura. Adesso cerchiamo di darci una mano e di ripartire tutti insieme. C’è chi ha un negozio storico e farà meno fatica, chi ha aperto da un anno e dovrà stringere i denti. Vediamo di aiutarci”
Da domani si ripartirà davvero, con qualche incognita per le attività che negli ultimi anni hanno animato il Belvedere: Fulvia che gestisce l’Apetit non nasconde che ci siano ancora molte le cose da definire. L’ape car gialla ha avuto nel tempo sempre più successo, tanto che il Belvedere è diventato un punto di ritrovo e di riferimento per molti “appassionati” dell’aperitivo. Insieme al Blend4, l’altro esercizio che fa anche street food, potranno tornare, ma con un’organizzazione diversa che eviti gli assembramenti.
Tempi “morbidi” anche per la Pro Loco di Azzate: “Torneremo ma con molta calma – spiega il presidente Nicola Tucci – Dobbiamo riflettere bene su cosa fare e come. Abbiamo già qualche idea e ci stiamo lavorando. Il mercatino dell’usato dovrà aspettare, questo è certo: non ci sono le condizioni per farlo. Tutto rimandato a momenti migliori”
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