Chiude il Caffè Zamberletti, se ne va un pezzo di storia di Varese
Chiude lo storico caffè di corso Matteotti. Angela Zamberletti: «Sono qui da 65 anni, ora è venuto il momento di lasciare»
A Varese c’è una sola persona che in fatto di notorietà può competere con la statua del Garibaldino di piazza del Podestà: è Angela Zamberletti, proprietaria dell’omonimo caffè di corso Matteotti. La signora Angela, dopo 65 anni di onorata attività, ha deciso di chiudere e passare la mano.
Se ne va così un altro capitolo importante della storia della città iniziato nel 1939, anno in cui il padre di Angela, Antonio Zamberletti, soprannominato Carlo, rilevò la licenza di produzione di pasticceria e gelateria con sede in via Como a Varese.
Negli anni il caffè è diventato un punto di riferimento soprattutto per gli artisti che popolavano la scena cittadina. Lo scrittore Piero Chiara, che lì aveva istituito il suo quartier generale, era di casa, così come lo erano lo scultore Angelo Frattini e il cantante Bruno Lauzi, che tra un caffè e una fetta di “Dolce Varese” – una creazione di Antonio Zamberletti – scrisse alcune delle canzoni che lo avrebbero reso famoso. Tra i frequentatori c’era anche lo schivo Guido Morselli. L’autore di “Roma senza papa” però preferiva un altro caffè storico di Varese a pochi passi da Zamberletti.
Più recentemente la sala da tè al primo piano ha ospitato “I salotti” di Mauro della Porta Raffo che hanno portato a Varese molti dei protagonisti del panorama culturale e artistico nazionale. Un lungo elenco di nomi noti, tra cui: Ferruccio De Bortoli, Jas Gawronski, Milva, Iva Zanicchi, Sergio Romano, Gianni Mura, Antonio Padellaro, Enrico Mentana, Francesco Alberoni, Philippe Daverio, Egidio Sterpa ed Ettore Mo, solo per citarne alcuni.
Per molti anni con i suoi “Caffè della cultura”, Bruno Belli ha animato il dibattito cittadino su temi legati alla musica, alla letteratura e alla storia del territorio e molti incontri con gli autori del Premio Chiara si sono tenuti nello storico locale di corso Matteotti, con “la benedizione” e il sorriso della signora Angela, sempre un po’ defilata, ma attentissima a non perdersi un solo passaggio.
«Nel mio Caffè sono passati tantissimi personaggi – conclude Angela Zamberletti – e di ognuno ho cercato di cogliere il lato migliore. Sono qui da 65 anni, sono da sola e i tempi sono decisamente cambiati. È venuto il momento di lasciare».
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Buonasera Carlo, attualmente il Caffè Zamberletti di corso Matteotti ha 8 dipendenti.È un argomento su cui ritorneremo insieme alla questione relativa alla cessione dell’attività, appena la signora Angela deciderà di parlarne.
Grazie per il commento
Michele Mancino