Cinghiali, Brianza, “ascoltate le istanze del territorio“
Così la vice presidente del Consiglio regionale: “Ho potuto verificare personalmente i danni provocati da questi animali“

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato, all’interno del collegato ù ordinamentale, una modifica alla legge 26 del 1993 che estende la possibilità di cacciare gli ungulati in specifici periodi dell’anno e, in particolare, estende la caccia di selezione al cinghiale all’intero anno solare.
Esprime soddisfazione la Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza.
“Questo provvedimento – commenta Brianza – è la risposta concreta al grido di allarme lanciato da tempo da tanti coltivatori e allevatori che si sono visti danneggiare gravemente terreni e coltivazioni dall’azione devastante dei cinghiali”.
“Questi animali rappresentano una vera e propria piaga per l’agricoltura – spiega Brianza – soprattutto per il Varesotto dove, nel corso del 2019, si sono registrati danni enormi, a fronte dei quali sono stati indennizzati oltre 74 mila euro ad alcuni degli agricoltori coinvolti. Oltre a questo – prosegue – dobbiamo conteggiare anche i danni relativi a 35 incidenti stradali causati dai cinghiali”.
“Nei mesi scorsi – continua – sono stata contattata da alcune aziende agricole del varesotto e ho potuto verificare personalmente i danni provocati da questi animali. Ricordo, ad esempio, la preoccupante situazione del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate dove la presenza dei cinghiali è andata aumentando in maniera preoccupante nel corso degli anni. Se prima erano prevalentemente presenti nel nord della provincia – spiega – ora stanno raggiungendo anche altre zone spostandosi sempre più verso sud”.
“Gli abbattimenti che sono comunque aumentati negli ultimi anni (1222 nella stagione 2018/2019; 1452 nella stagione 2019/2020) – precisa – non sono comunque sufficienti a contenere il proliferare della fauna selvatica e il progressivo avvicinamento ai centri abitati che rappresenta un serio pericolo per la popolazione”.
“Ancora una volta – chiude Brianza – Regione Lombardia ha saputo intervenire concretamente per risolvere una situazione che interessa tutta la Regione e che sta causando gravi problemi ai nostri coltivatori e allevatori, al territorio e alla nostra economia”.
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