I consulenti del lavoro replicano al sindacato: “Il sistema del Fondo di solidarietà è inadeguato”
È polemica tra Cgil, Cisl e Uil e ordine dei consulenti del lavoro. Nel frattempo 70mila lavoratori dell'artigianato sono ancora in attesa di essere liquidati per le ore sospese a marzo
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Un botta e risposta a stretto giro di posta tra Cgil, Cisl e Uil e Ordine dei consulenti del lavoro per quanto riguarda la mancata erogazione salariale da parte del Fondo di solidarietà bilaterale artigiano (FSBA) per le ore di sospensione del mese di marzo. Per il sindacato, il fatto che oltre 70mila lavoratori dell’artigianato siano ancora in attesa di essere liquidati, dipenderebbe dalla mancata o incompleta rendicontazione dell’utilizzo della sospensione dal lavoro da parte di aziende e consulenti del lavoro. Per questi ultimi, invece, il problema sarebbe rappresentato dall’inadeguatezza del sistema che gestisce il fondo stesso.
«Non è assolutamente questo il momento di far polemiche ma crediamo che sia giunto il momento che chi ha responsabilità abbia il coraggio di assumersele senza scaricarle su altri soggetti», scrivono nella replica i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro della Lombardia e i presidenti delle Ancl (Associazione nazionale consulenti del lavoro) Unioni provinciali della Lombardia. A sostegno della propria tesi, i consulenti del lavoro ricordano che lo stesso presidente dell’FSBA lombardo Giovanni Bozzini durante un webinar del 29 aprile scorso, organizzato dall’Ordine dei consulenti del Lavoro di Milano, avrebbe sottolineato le criticità del sistema informatico Sinaweb che si è rivelato inadeguato rispetto alla mole di domande da processare.
«Un sistema – concludono i consulenti del lavoro – che ha manifestato seri problemi tali da rendere particolarmente difficoltosa la gestione delle domande che sono trattate da un organico limitato a sole sei persone. Chi gestisce il fondo dovrebbe predisporre soluzioni adeguate affinché le procedure siano snelle e semplificate al fine di accelerare i tempi di erogazione dei pagamenti ai lavoratori. La cogestione del fondo è nelle mani delle organizzazioni sindacali».
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