Dal lago alla montagna, i cantieri del paese
Lavori in corso con la “riapertura“ Pulizia del Giona, lungolago Gabella, Pino e strada di Armio
“Si riapre“ e partono anche alcuni interventi a Maccagno con Pino e Veddasca. Lavori annunciati e illustrati direttamente dal sindaco Fabio Passera.
Si parte dal lago, per affrontare un problema annoso che riguarda il greto del fiume Giona, corso d’acqua che scende dalla Veddasca e si gonfia con rapidità nei momenti di forti precipitazioni.
Di ieri l’annuncio della prossima asportazione di materiale dal greto del fiume che si getta nel Lago Maggiore nei pressi del museo Parisi Valle. «Dopo un pressing asfissiante, siamo riusciti a farci assegnare un contributo economico importante, che ci permetterà di asportare oltre 23 mila metri cubi di terra e sassi dalla foce in su per l’intera asta del corso d’acqua, fin oltre il depuratore comunale. Il Comune si è preso l’onere di fare la gara, che terminerà entro maggio, per poi immaginarsi di inaugurare un cantiere appena terminato agosto e che dovrebbe durare al massimo novanta giorni. L’obiettivo è di rendicontare tutto e chiudere ogni dettaglio entro l’anno, a garanzia di chi abita lungo il percorso e a tranquillità dell’intera cittadinanza. Un lavoro che, alla fine, ci ripagherà di mille amarezze subite e che dimostrerà a tutti la nostra determinazione a lavorare per la messa in sicurezza del nostro territorio», ha spiegato il sindaco.
Sempre sul lago, ma in un tratto più spostato verso nord al Lungolago Gabella (foto sopra) a Maccagno Superiore dove «entro il termine dell’estate regaleremo ai nostri concittadini e ai tantissimi turisti una pregiatissima area pedonale a sbalzo sul lago, perfettamente piantumata e illuminata, al riparo dai rumori e dalle auto». Si tratta di un luogo particolarmente frequentato dagli amanti del lago e raccontato anche da Piero Chiara in un suo reportage giornalistico recentemente pubblicato nel volume In viaggio, Nino Aragno editore, 2019 (dal titolo “Il Porto della Gabella”, 19 agosto 1956).
Lavori poi a Pino, frazione ancora più a nord, prossima al confine di stato dove nell’area che si trova proprio dietro la Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Quirico verrà realizzato un punto ristoro attrezzato a disposizione per quanti vorranno passare auliche ora all’aria aperta e per svolgere feste campestri.
Nella carrellata delle opere in corso ultima ma non ultima c’è ad Armio il cantiere che dovrà realizzare la nuova strada di accesso che dalla SP5 porta fino a ridosso del Cimitero (nella foto d’apertura).
«Un tracciato di servizio lungo poco più di 200 metri il cui accesso sarà regolamentato dall’Amministrazione comunale, a servizio di una zona oggi raggiungibile solo un lungo periplo attraverso le stradine del paese. Una via d’accesso è sempre importante per un paese e, in questo caso, lo è per mille motivi diversi. Un doveroso regalo a don Viniero Roncarati, che lo spettava da troppo tempo», spiega il sindaco e «tra l’altro, la strada servirà anche l’ottava e ultima stazione della Fitodepurazione, che da Zenna risale tutto l’ex Comune di Veddasca fino a Biegno».
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