Fase 2, l’autocertificazione rimane ma con nuove regole
Il Ministero dell'Interno precisa le nuove modalità con cui saranno effettuati i controlli. Il modulo dell'autocertificazione rimane quello "vecchio" (con una piccola modifica) e potrà non servire quando si va al lavoro

La fase 2 non è un liberi tutti. Lo si legge tra le righe della circolare che il Ministero dell’Interno ha inviato a tutte le Prefetture d’Italia per calibrare le misure e i controlli a partire dal 4 maggio.
La prima notizia è che si potrà continuare ad utilizzare la vecchia autocertificazione. Il Ministero ha diffuso anche una versione più aggiornata (si può scaricare cliccando qui) ma si potrà ancora utilizzare quello precedente barrando le voci non più attuali. In ogni caso non è necessario stampare decine di copie perchè “l’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo”.
Chi venisse fermato mentre si sta recando a visitare un congiunto dovrà indicare la voce necessità. Si legge infatti nella circolare che “il provvedimento innova la precedente normativa prevedendo espressamente che si considerano necessari, e come tali giustificati, gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”. Chi invece volesse scaricare una versione più aggiornata e precisa la può fare
La circolare ribadisce anche la definizione di congiunti e cioè “i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate -da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti (fidanzati, ndr)“.
C’è un caso, però, in cui l’autocertificazione potrebbe non servire: quando si va al lavoro. Il Ministero spiega infatti che “la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata”. Per tutti gli altri casi “le circostanze giustificative di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, possono essere fornite nelle forme e con le modalità consentite”. Tradotto: con l’autocertificazione che già si possiede.
Dalle concessionarie al taglio del bosco: tutte le risposte sulla “fase 2”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
axelzzz85 su "La tassa della salute per i vecchi frontalieri potrebbe essere legale"
massimiliano_buzzi su Schianto di domenica notte a largo Flaiano: alla guida del Suv a Varese c’era un quindicenne
Felice su Schianto di domenica notte a largo Flaiano: alla guida del Suv a Varese c’era un quindicenne
carlito8 su Solo due medici di famiglia accettano di lavorare nelle case di comunità dell'Asst Sette Laghi
Felice su Super lavoro della polizia durante la sfida Como - Napoli
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.