“Fase 2”, le città ripartono con prudenza

Sono tanti i luoghi da monitorare. Le situazioni più delicate riguardano soprattutto i trasporti pubblici e i luoghi di lavoro anche se nella prima giornata tutto è stato piuttosto ordinato

fase 2 busto arsizio

La fase 2 dell’emergenza da Coronavirus non è una vera e propria ripartenza, questo lo abbiamo capito bene, ma nelle città si comincia a fare i conti con un diffuso aumento delle persone che per necessità o per lavoro cominciano a tornare in strada.

Sono tanti i luoghi da monitorare. Le situazioni più delicate riguardano soprattutto i trasporti pubblici e i luoghi di lavoro anche se nella prima giornata tutto è stato piuttosto ordinato.

Si è cominciata a ripopolare la città di Varese. Parchi riaperti, diversi cantieri ripartiti, maggior numero di persone per le vie dalle città. Una ripartenza con attenzione alle mascherine e al distanziamento sociale e parecchi controlli della polizia, soprattutto nei punti principali di snodo, come le stazioni, ma anche in zone significative della città come piazza Monte Grappa. Le principali code, ordinate e distanziate però, si sono registrate davanti alle banche e davanti ai negozi di telefonia. Traffico automobilistico in grande aumento, mentre lo stesso non vale per i mezzi pubblici, sia treni che bus (Leggi il reportage su Varese).

Per quanto riguarda i lavori pubblici a Varese riaperti i cantieri del piano stazioni, i cantieri del piano asfaltature, le attività della sostituzione dei lampioni. A Calcinate degli Orrigoni sono ricominciati i lavori al campo di calcio e a Giubiano cominciano domani quelli del campo di Rugby.

Per Busto Arsizio la ripartenza ha significato, per molti, una passeggiata in centro: chi con la bici e chi a piedi, i bustocchi sono tornati a riappropriarsi degli spazi pubblici con tutti i dispositivi del caso. Alla stazione Fnm in mattinata è stato avvertito un significativo aumento di passeggeri sui treni ma non si sono viste scene da ressa, grazie anche ai percorsi definiti per entrare e uscire dalla stazione. Timidamente qualche barista ha iniziato a servire caffè e brioche da asporto (Leggi il reportage su Busto Arsizio).

Per Gallarate ripartenza cauta. Il centro cittadino si ripopola di famiglie e persone che camminano per le sue strade dopo tanto tempo, sempre muniti delle mascherine. Qualcuno, invece, sceglie di muoversi in bicicletta. In via Mazzini ci sono code ordinate per entrare in banca, rigorosamente uno alla volta. Riaprono i parchi e inizia ad esserci più movimento in stazione (Leggi il reportage su Gallarate)

Saronno si è ripopolata dopo settimane e settimane di lockdown. Parecchia gente in giro in centro, quasi tutti con la mascherina indossata, per fare due chiacchiere a distanza sulle panchine o per prendere qualcosa nei bar, che da oggi hanno ripreso a fare asporto, preparandosi con tutte le precauzioni possibili e con la speranza che riparta tutto in maniera “normale”. Traffico di auto in centro e sulle vie principali, non i livelli pre Covid, ma certamente aumentato rispetto ai giorni di chiusura. Al Parco Lura sono andati in tanti a fare una corsetta o solo due passi all’aria aperta. La stazione ha ricominciato a vivere con un ritmo controllato, senza folla, ma con un po’ di gente che ha scelto il treno per andare a Milano a lavorare.

A Legnano partenza a rilento per il trasporto pubblico locale. Fino alle 8, in stazione, questa mattina erano stati venduti 120 tra biglietti e abbonamenti. Un numero decisamente basso se si pensa che quello di oggi è un giorno di rinnovo degli abbonamenti. Anche nella città del Carroccio alcuni bar e ristoranti si sono organizzati per ripartire con il take away, l’unico servizio consentito per le attività di ristorazione, oltre al delivery che in molti hanno attivato da tempo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2020
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Marco Dal Cin

    è giusto che sia cosi. bisogna ripartire con cautela altrimenti il virus potrebbe farsi di nuovo pericoloso e poi dovremmo rimanere a casa ancora per molto

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