Fase2, a Cocquio anche i libri in libera uscita
Basta inviare una mail e sarà possibile beneficiare della consegna all'indirizzo di casa

I libri sono stati un grande alleato per molti di noi durante la “Fase 1“, e proprio per questo una delle domande più ricorrenti è… quando riapriranno le biblioteche comunali? Secondo quanto anticipato da Conte, la data potrebbe essere il 18 maggio, ma nell’attesa il Comune di Cocquio Trevisago ha deciso di andare incontro alle richieste di tanti cittadini che desiderano tornare a prendere in prestito un libro.
Il vicesindaco Sara Fastame quindi ha dato il via ad un progetto intitolato Fase2: libri in libera uscita, che permette di richiedere un libro e di vederselo consegnare direttamente a casa propria, grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Volontari del Comune.
Il vicesindaco sottolinea come, anche durante la fase 1 di lockdown, la biblioteca pur se chiusa non abbia mai smesso di far sentire la sua voce: sulla pagina Facebook del Comune infatti venivano regolarmente pubblicati video messaggi con i quali il bibliotecario Marco dava consigli e suggerimenti legati all’editoria e anche al mondo del cinema.
Ma ora è arrivato il momento di fare un passo in più, e chi lo desidera può ricevere a casa il libro che desidera (ovviamente tra quelli presenti in biblioteca, essendo per il momento ancora sospeso il servizio di “interprestito”).
Come fare? Basta inviare una mail all’indirizzo biblioteca@comune.cocquio-trevisago.va.it, indicando i propri dati e titolo e autore del testo desiderato, e verrete ricontattati per sapere quando verrà effettuata la consegna.
Perché se è vero che il mondo “digitale” ci ha aiutati in questo delicato periodo, è altrettanto vero che sono ancora in molti a preferire la versione cartacea di un libro, per poterlo “gustare” più intensamente, e, a detta degli esperti, capire meglio.
Buona lettura a tutti dunque… aspettando di tornare di persona a curiosare tra gli scaffali.
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