Una foto al giorno, «così accompagno per mano i miei compaesani»
Fabio Passera da metà aprile pubblica foto che ritraggono uno scorcio del suo paese, fra centinaia di commenti e di like
Non si può ancora uscire. Passeggiare è pericoloso.
E allora nelle giornate di primavera piene di sole ci pensa il sindaco a ricordare quanto sia bello il paese e come sarà dolce tornare poco alla volta alla normalità.
Fabio Passera da metà aprile ha deciso di percorrere la strada a metà fra l’amarcord e un presente “negato“ dalle regole sull’isolamento sociale imposte in tutto il Paese.
E ha deciso di ripercorrere sul suo profilo facebook personale una serie di scorci di Maccagno con Pino e Veddasca grazie all’archivio fotografico del consultore del Municipio di Maccagno Alessandro Fazio che ha consentito di rivivere i panorami che da queste parti di certo non mancano, dal lago alle montagne.
«Ho provato a pensare e immaginare i miei concittadini in casa. Ho pensato alle tantissime persone che qui hanno una seconda casa e ho cominciato a postare le foto. È stato un successo che non mi sarei mai aspettato con centinaia di commenti. Ho cercato di infondere speranza nel dare notizie e informazioni: mentre trattavo di chiese e meridiane parlavo di quanto fosse importante non transigere e tenere duro. Ho voluto mischiare una visione aulica e rasserenante anche con messaggi utili, quasi come prendere per mano ciascun cittadino».
E così via: dalla Forcora innevata alla meridiana di Campagnano, dal verde di Veddo al museo sulla foce del Giona, il Parisi Valle e tanti altri scorci.
I contatti su facebook, ancora nella “fase 1“, come tutti, hanno apprezzato, e giù commenti e like, «ma soprattutto messaggi in privato dove mi sono state fatte le più disparate considerazioni sul presente, su come si viva il periodo, ma anche la lontananza in un certo senso dolorosa di molti proprietari di seconde case che proprio in questa stagione riaprono le residenze e che qui da noi trovano un rifugio».
Domattina (o forse lunedì) l’ultima foto, in concomitanza con un timido segnale di ritorno alla normalità.
«Questa emergenza lascerà sul terreno molte cose brutte, ma sono certo che come tutti i grandi fatti che accadono rappresenti un’opportunità, che nel caso di un amministratore pubblico è di poter parlare con la gente. Personalmente l’ho vissuta come una specie di crescita ulteriore grazie proprio ai miei concittadini – un “credito“ – dopo 35 anni della mia vita amministrativa».
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