Il futuro di Malpensa? “Consultateci, siamo qui”

C’è delusione e forse un pizzico di irritazione, nel sindaco di Somma e presidente del Cuv Stefano Bellaria: il tour "Riparti Lombardia" dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale è approdato a Varese ma senza confronto con il territorio

giunta bellaria somma lombardo

«Auspichiamo che nelle prossime occasioni i sindaci, rappresentanti di chi vive intorno a Malpensa, possano essere coinvolti». Lo dice con garbo ma anche con la necessaria franchezza Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo e presidente di turno del CUV, il consorzio dei Comuni intorno a Malpensa.

C’è delusione e forse un pizzico di irritazione, nel giorno in cui il tour “Riparti Lombardia” dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo è approdato a Varese. Nella giornata si è parlato anche di Malpensa, ma il territorio su cui Malpensa insiste non era presente

«Si è parlato di politiche per un rilancio di Malpensa I sindaci del CUV hanno già predisposto alcune proposte, gradirebbero essere maggiormente coinvolti, anche come rappresentanti di 80mila abitanti che vivono nei dintorni dell’aeroporto» dice Bellaria.

Un esempio delle idee che i sindaci avrebbero portato è quella che la Zona Economica Speciale debba «essere finalizzata anche alla riqualificazione urbana, a recuperare aree senza occupare nuove aree verdi». In un territorio ad altissima pressione demografica, ad altissimo consumo di suolo e con molte infrastrutture, il tema è concretissimo.
Il Cuv spera che la ZES possa diventare anche volano di recupero e rigenerazione, auspicando l’inserimento di «attività di formazione, addestramento, terziario avanzato, ricerca, uffici rappresentanza, logistica 4.0».

Per Malpensa e frontalieri rispunta la zona economica speciale (Zes)

Non mancano poi altri temi, dal lavoro («Tutelare le persone che avevano occupazione a Malpensa e rischiano di non averlo più in questo momento») alla progettazione delle infrastrutture, che – dice Bellaria – possono assumere che una funzione «keynesiana» di rilancio della domanda (il territorio è prudente a volte, come sulla nuova ferrovia, ma d’altra parte ci sono molti nodi ancora da risolvere).

Sono appunto questi i temi che si sarebbe voluto portare al tavolo. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2020
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