Il Coronavirus diventa rap grazie a tre studenti di Sesto Calende
"Lockdown society" è la canzone frutto del progetto "Parole in musica... rap", che ha coinvolto due studenti e due professori delle medie Bassetti e un ragazzo del Dalla Chiesa di Sesto Calende

L’insofferenza, la rabbia e la paura dell’Italia prigioniera del Coronavirus prendono voce grazie alla canzone rap realizzata da tre ragazzi dell’Istituto comprensivo Ungaretti e dell’Iis Dalla Chiesa di Sesto Calende. Frutto del progetto “Parole in musica… rap”, il pezzo si chiama “Lockdown society” e da lunedì 4 maggio è disponibile su YouTube.
Tutto è cominciato dalla passione per questo genere musicale di due ragazzi: Sofia Gioria e Davide Piscetta, entrambi studenti di terza media della Bassetti. «Durante l’intervallo – racconta Daniela Pappalardo, insegnante di lettere della Bassetti – vedevo spesso Sofia e Davide sfidarsi a colpi di freestyle. Ho quindi pensato di sfruttare questa loro passione per approfondire insieme alcuni aspetti didattici, in particolare lo studio delle figure retoriche. A quel punto ci siamo lasciati prendere la mano, abbiamo coinvolto il professore di musica Andrea Noce, e abbiamo invitato i ragazzi a cantare i testi che avevano realizzato».
Verso inizio anno l’obiettivo dei ragazzi e dei loro insegnanti era quello di realizzare una canzone di critica sociale, ma all’improvviso è arrivato il Coronavirus e insieme a lui la chiusura delle scuole. «Nonostante questo – continua la prof – siamo riusciti a continuare il lavoro tramite la didattica online. Abbiamo scelto come tema il l’epidemia di Covid-19 e la quarantena, e steso insieme il testo della canzone».
Per quanto riguardava invece l’aspetto strumentale i professori si sono rivolti a Andrea Morbello, un ragazzo che era da poco concluso le medie di Sesto e che ora frequenta le superiori al Dalla Chiesa. Anche lui appassionato di musica, Andrea si è messo subito al lavoro per realizzare la base musicale e, una volta ultimato il filmato, il pezzo è stato pubblicato sul canale YouTube dell’Istituto comprensivo Ungaretti.
Il risultato è una canzone di tre minuti e dieci secondi decisa e a tratti ironica, che mantiene tutta la carica di critica sociale che ha animato il progetto originario. Un viaggio musicale attraverso l’Italia chiusa a causa del Coronavirus, ma vista dalla prospettiva dei due giovanissimi studenti di Sesto Calende.
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