La provincia che riapre

In diretta dai territori. A fare i conti con le nuove regole della riapertura sono musei, ristoranti, bar, parrucchieri ed estetiste ma anche le parrocchie per la ripresa delle funzioni religiose

riaperture

Il giorno della riapertura di tutte le principali attività commerciali è arrivato. Dopo due mesi di lockdown da lunedì 18 maggio si rialzano molte saracinesche e riaprono i luoghi della cultura.

A fare i conti con le nuove regole della riapertura sono musei, ristoranti, bar, parrucchieri ed estetiste ma anche le parrocchie per la ripresa delle funzioni religiose.

Dovranno ancora attendere le palestre e le piscine. Per capire come i negozianti si sono riorganizzati e come si stanno comportando i loro clienti stiamo facendo una ricognizione sul territorio per raccontare l’organizzazione e l’entità delle riaperture.


Ore 16.00: VARESE

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Tra i commercianti che hanno riaperto c’è anche lo storico negozio di dischi di Varese. Da questa mattina, Massimo Bruno ha riacceso le vetrine e predisposto ogni cosa per accogliere i clienti in sicurezza. «La navicella è pronta a partire, vediamo dove va. Al momento c’è poco movimento, ma abbiamo già ricevuto chiamate da clienti che voleva assicurarsi che fossimo aperti mentre altri sono già passati. Abbiamo organizzato il negozio in modo che i clienti possano entrare in sicurezza con un percorso segnato per non incontrarsi, prodotti igienizzanti e tutto quello che può servire. Siamo felici di aver riaperto».


Ore 15.50: SARONNO

Saronno, 18 maggio. La città riparte

Il reportage sulla prima giornata a Busto, tra chi rialza le serrande e chi attende. LEGGI QUI


Ore 15.40: GALLARATE

La fase 3 a Gallarate

Il reportage sulla prima giornata a Busto, tra chi rialza le serrande e chi attende. LEGGI QUI


Ore 15.30: BUSTO ARSIZIO

riaperture negozi bar ristoranti 18 maggio 2020 busto arsizio

Il reportage sulla prima giornata a Busto, tra chi rialza le serrande e chi attende. LEGGI QUI


Ore 14.00: MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA

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A Maccagno con Pino e Veddasca la polizia locale ha fatto una prima ricognizione per informare gli esercenti della nuova normativa e offrire supporto in merito alle ultime disposizioni regionali per le aperture dei locali pubblici. Gli esercizi hanno risposto correttamente alle disposizioni e alcuni come la Pasticceria Cerinotti hanno effettuato anche veri e propri percorsi di sicurezza con frecce sul pavimento, mentre il bar tabacchi lungo la statale aveva affisso fuori dai battenti la normativa.


Ore 13.00: SARONNO La messa

la prima messa nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Saronno


Ore 12.50: BODIO LOMNAGO

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Chiara Mattioni, titolare di Seconda Strada, racconta la loro riapertura: «Per la tutela dei nostri dipendenti e dei clienti abbiamo provveduto (sia per gli store Seconda Strada che per lo store Desigual) a sanificare ambienti e impianti di condizionamento. Abbiamo seguito tutte le indicazioni del dpcm e le indicazioni. Abbiamo acquistato tutti i presidi tra cui termoscanner, mascherine guanti, gel igienizzante per garantire sicurezza. Il personale è stato informato in modo preciso e puntuale su come lavorare e igienizzare gli ambienti. Abbiamo anche attivato un servizio whatsApp con vendita e consegna a domicilio per le persone che non vogliono rinunciare allo shopping che preferiscono stare a casa e un servizio “seconda strada per te” con la possibilità di prendere appuntamenti con le personal shopper anche in orari preapertura e post chiusura per avere del “tempo dedicato”, senza code e quando è comodo al cliente. Per il bar “seconda strada cafè” abbiamo provveduto con gli stessi presidi, il locale è stato disposto in modo da rispettare le nuove ordinanze».


Ore 12.45: LUINO

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A Luino nel bar di fronte al Giudice di Pace si torna a sorridere: il gestore Stefano Baglioni ha chiuso per pochi giorni per via delle diverse attività che il “Barilotto” di via Asmara offre. «Sono stato fermo per 15 giorni poi riaperto solo per tabacchi ed edicola fino al primo di maggio. Poi abbiamo proseguito con asporto e sono ripartiti i giochi». «La nostra vita è lavorare quindi stare chiusi e a casa è la nostra morte, anche solo stare qui ci dà soddisfazione, per ora non guardiamo neanche i conti. Per il momento la maggior gratifica è arrivata questa mattina con i tanti clienti che sono venuti a trovarci»


Ore 12.30: BUSTO ARSIZIO

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L’esperienza d’acquisto? Non proprio comoda e rilassante ma per molti ora è una necessità. Due bustocche, appena uscite da un negozio di intimo, ci raccontano: «Guanti e mascherine mentre acquisti non sono comode ma poter tornare a fare acquisti è davvero importante, ci dà un’idea di ritorno alla normalità». A loro non hanno provato la temperatura (i termometri laser sono introvabili) ma nel grande magazzino d’abbigliamento all’ingresso c’è un addetto. Un barista ci racconta: «Un termoscanner costa 500 euro, costa comunque meno di un dipendente fisso all’ingresso»


Ore 12.00: CUVIO

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«La riapertura del poliambulatorio è prevista per domani, ma in questi giorni abbiamo ultimato gli interventi per garantire la sicurezza a clienti e operatori – spiegano i responsabili del CSV, il Centro Sanitario Valcuvia – Oltre alle misure standard infatti, abbiamo preso una serie di ulteriori precauzioni: gli studi vengono utilizzati “a rotazione” dai medici, così al termine di ogni visita possono essere sanificati. Prendiamo appuntamenti solo al telefono, abbiamo diminuito il numero di visite in contemporanea ed effettuato sanificazione delle acque e dell’impianto di ricircolo dell’aria. Infine, abbiamo un laboratorio di sterilizzazione interno per tutte le attrezzature che vengono a contatto con i pazienti».


Ore 11.46: AZZATE

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Paolo terrapieno dell’enoteca di Azzate fa parte dell’associazione commercianti: «io non ho mai chiuso ma mi sono dovuto in parte reinventare: ho aperto l’ecommerce e ho fatto consegne a domicilio. Certo ci sono stati giorni in cui vedere tutti i negozi dei miei colleghi chiusi è stata dura. Adesso cerchiamo di darci una mano e ripartire tutti insieme. C’è chi ha un negozio storico e farà meno fatica, chi ha aperto da un anno e dovrà stringere i denti. Vediamo di darci una mano».


Ore 11.40: LUINO

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Mattina di sole anche a Luino dove i clienti si stanno facendo vedere alla panetteria “Il Campagnolo” di piazza Papa Giovanni XXIII, proprio di fronte alla chiesa dei santi Pietro e Paolo «Siamo rimasti aperti, ma certo oggi di clienti in più se ne vedono, si respira aria di libertà», racconta Maria da dietro al bancone. «Io uso guanti e mascherina e disinfettanti per le mani. Di fatto i clienti non toccano nulla e se serve qualcosa nel frigo, come una bibita o altro, prendo tutto io», spiega la contitolare che col marito Totò (nella foto) gestisce il panificio da circa sei anni.


Ore 11.35: GALLARATE

rocco longobardi

Rocco Longobardi, consigliere comunale e titolare di un negozio di parrucchiere ed estetista: «Abbiamo riaperto oggi il nostro salone: le prime due settimane sembrano quelle del periodo natalizio, le nostre estetiste e le parrucchiere sono già indaffaratissime. Il salone è grande quindi riesco a tenere tutte le mie 12 dipendenti; i clienti stanno a 2 metri di distanza. Chiaramente abbiamo dovuto rinunciare alla sauna».


Ore 11.35: VEDANO OLONA

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Jessica Ferrari e Paolo Fiorina l’11 maggio avrebbero festeggiato il primo anno di attività del loro negozio Civico 51. «Festeggeremo appena sarà possibile, oggi riapriamo ma noi ci siamo fermati solo tre settimane e ci siamo riorganizzati fa subito con vendita online e consegna a domicilio. Siamo ottimisti, ce la faremo e invitiamo tutti i vedanesi a sostenere il commercio del paese che riparte oggi con grande speranza».


Ore 11.30: BESOZZO

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Al Baby Bazar di Besozzo la ripartenza era già avvenuta ma le abitudini sono cambiate: «Noi abbiamo potuto aprire dal 4 e nelle scorse settimane abbiamo avuto parecchie persone in negozio perché siamo uno dei pochi per bambini non in un centro commerciale. Però la vendita online procede è in molti ancora preferiscono usare quel canale perché l’attenzione resta alta».


Ore 11.20: VEDANO OLONA

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Sono stati tre mesi bruttissimi, ma oggi si riparte con preoccupazione ma anche speranza. Rosy del bar Chiaro Scuro di Vedano Olona: «I clienti ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e oggi li abbiamo rivisti con tanto piacere. Attrezzata con plexiglas, termometro e gel Rosy serve i primi caffè»


Ore 11.16: GEMONIO

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Primi clienti già arrivati dopo una lunga chiusura al Vertigo conosciuto negozio di abbigliamento. All’interno tante le misure attuate: plexiglas alle casse, distanziamenti segnalati a terra, misura della temperatura… Alle mascherine in dotazione al personale si aggiungono quelle in vendita ai clienti. «Per quanto riguarda l’uso dei camerini, dopo ogni cliente vengono sanificati con un prodotto apposito – spiegano i responsabili -. Inoltre i vestiti provati ma non acquistati vengono spostati in un’area del retro e trattati con un’ulteriore spray sanificante prima di essere rimessi nella zona di vendita».


Ore 11.15: AZZATE

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Tina Albini (bar Albini): «abbiamo riaperto oggi dopo aver offerto per qualche periodo caffè da asporto. Questa mattina abbiamo lavorato bene con i nostri clienti abituali. C’è tanta voglia di uscire e di tornare alla normalità. Per ora abbiamo personale ridotto ma contiamo di tornare presto a lavorare con gli orari di un tempo»


Ore 11.10: COMABBIO

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Postazioni ridotte e ingressi su appuntamento. Anche la parrucchiera di Comabbio ha riaperto lunedì 18 maggio nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. «Ho posizionato all’ingresso del negozio un distributore di disinfettante per mani – spiega la titolare Claudia Saini -. Ho ridotto anche le postazioni per il taglio. Da cinque a due».


Ore 11.05: AZZATE

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Il gestore dell’Osteria da Bruno fa parte di quelle attività che hanno scelto ancora un po’ di prudenza:«Noi riapriremo tra una decina di giorni. Non è pensabile adeguare il locale in tempi così brevi: le disposizioni sono uscite domenica e noi vogliamo garantire ai nostri clienti sicurezza ma anche la qualità di sempre. Non nascondo che sono un po’ arrabbiato per come è stata gestita questa ripresa ma adesso è il momento di guardare avanti. Sto modificando l’interno del locale in modo che tutto venga rispettato alla lettera. Lo faccio per me, per il personale e per i miei clienti»


Ore 11.00: BUSTO ARSIZIO

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A Busto Arsizio il ritorno alla nuova normalitá non è stato facile tra regole da seguire e clienti non sempre pazienti e rispettosi. Un barista ci racconta di aver dovuto eliminare 10 tavoli tra spazi interni ed esterni e di sentirsi un po’ un vigile: «Sono qua a fare il vigile. Alcuni arrivano senza mascherina. Più anziani che giovani. Mi aspettavo più rispetto delle regole. Ieri abbiamo avuto anche un delatore che ha chiamato i carabinieri per assembramento ma i militari hanno constatato che non era così. Lavorare è difficile perché ci si concentra nelle piccole cose e non si riesce a pensare ad uno sviluppo. Toglie energie e tempo».


Ore 10.40: AZZATE

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Roberta ha un negozio di intimo ad Azzate e ci racconta: «Oggi ho lavorato molto bene. Avevo riaperto l’11 quando avevano consentito la vendita di abbigliamento per bambini ma era stato un buco nell’acqua. Speriamo di riprendere bene e a pieno ritmo»


Ore 10.30: COMABBIO

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Si riapre, ma niente servizio bar. L’enoteca di Comabbio lunedì 18 maggio è ritornata in attività con orari modificati e tutte le precauzioni per limitare al minimo il rischio di contagio. «Siamo aperti ma solo come enoteca – spiega la titolare Sandra Pavan -. Abbiamo deciso di rimandare ancora per un po’ la riapertura del servizio bar per vedere come si evolverà la situazione. Intanto indossiamo la mascherine e abbiamo posizionato distributori di disinfettante per mani in tutto il locale».


Ore 10.00: VARESE – I bar del centro

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La caratteristica della riapertura di Varese è la rioccupazione dei tavolini all’aperto. In centro sono già in diversi ad avere sfruttato questa abitudine ritrovata, complice la bella giornata.

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Naturalmente ovunque è stato allestito con grandi cartelli con le nuove regole e si segnala qualche “sgridata” ai clienti che cercano di riunirsi come prima.


Ore 9.30: VARESE – Mercato di piazzale Kennedy

mercato piazzale kennedy

A Varese le riaperture non sono complete: in particolare il sindaco ha rimandato l’apertura del mercato, dei musei e delle biblioteche. Oggi in piazzale Kennedy è giorno di mercato, ma si sta svolgendo ancora in forma ridotta come lo abbiamo imparato a conoscere nelle scorse settimane: solo banchi alimentari e chiusura alle 13.30.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2020
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