La sanificazione degli ospedali affidata ai militari della Nato
Primo a essere igienizzato è stato il Circolo. Tocca ora al presidio di Saronno e lunedì finiranno con il Bellini. Tra le attività svolte dai militari Nato, in questi mesi, anche il trasporto delle bare da Bergamo
Ospedali sanificati dai militari della Nato di stanza a Solbiate Olona.
Per 9 ore i militari, dotati degli indumenti protettivi previsti, impiegando atomizzatori spalleggiabili e nebulizzatori hanno lavorato all’interno dell’ospedale di Busto Arsizio, igienizzando due blocchi operatori, un laboratorio analisi e tre piani impiegati per le terapie di pazienti interessati dal COVID-19, che saranno destinati a normale degenza.
Il Comando di Reazione Rapida della NATO di Milano (NRDC-ITA) ha stretto un accordo con l’Asst Valle Olona en dopo Busto, oggi è impegnato nella sanificazione di Saronno per poi passare, lunedì prossimo al Bellini di Somma Lombardo.
Il nucleo disinfettori costituto da 5 militari guidati da un Ufficiale veterinario ha lavorato senza interrompere la normale attività sanitaria. Si tratta di unità qualificate per la disinfezione dalla Scuola di Sanità e Veterinaria dell’Esercito e di unità deputate ad assolvere compiti in materia di difesa CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica, Nucleare). Personale che vanta una solida esperienza maturata anche nei teatri operativi all’estero.
Questo impegno a favore degli Ospedali dell’ASST Valle Olona rientra nel più ampio contesto delle azioni intraprese fin da subito dalle Forze Armate italiane per contrastare la diffusione del virus e che continuano a tutt’oggi in supporto alla protezione civile ed alle autorità locali.
«Esprimiamo un grande grazie agli uomini e le donne del Comando NATO guidato dal Generale di Corpo d’Armata Guglielmo Luigi Miglietta, per la loro preziosa opera, che tutela la salute di tutti noi – afferma il Direttore generale ASST Valle Olona, dottor Eugenio Porfido -. L’attività di bonifica dischiude orizzonti di normalizzazione, ci rassicura e ci proietta verso un ritorno ai tradizionali assetti dei nostri Ospedali».
L’attività rientra nell’ambito del costante supporto che il Comando di Reazione Rapida della NATO sta garantendo a favore della collettività per fronteggiare l’epidemia.
Numerosi, infatti, sono stati gli aiuti forniti dalle donne e dagli uomini del Comando NATO di Milano, tra cui meritano menzione i trasporti di materiale sanitario dall’aeroporto di Malpensa verso diversi siti dell’Italia settentrionale per soddisfare i bisogni delle strutture ospedaliere e il trasferimento di salme dalla città di Bergamo ad altre località nazionali. Si tratta di un impegno che rientra nel più ampio contesto delle azioni intraprese fin da subito dalle Forze armate italiane per contrastare la diffusione del virus e che continuano a tutt’oggi in supporto alla protezione civile ed alle autorità locali.
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