Lo sport lombardo torna, ma con prudenza
Il comitato regionale ha emesso le linee guida per la fase 2 - Sport sociale contro l'omofobia - Il presidente Manco si appella al Governo
NOTIZIARIO UISP del 20 maggio 2020
REGIONALE – Uisp Lombardia riaprirà i battenti non prima del 25 maggio
Il comitato regionale ha pubblicato sul sito istituzionale le linee guida per i soci, asd ed ssd ma, si legge, “fino al 31 maggio 2020, su tutto il territorio lombardo, è prorogata della sospensione di tutte le attività, di qualsiasi tipo, di propria diretta competenza organizzativa, dei suoi Settori di Attività e dei suoi Comitati Territoriali e relativi Settori di Attività”.
Le attività individuali all’aperto hanno il via libera, così come quelle a piccoli gruppi di massimo quattro persone. Anche le attività sportive con cani e cavalli sono possibili, a patto di rispettare le distanze e di indossare mascherine e guanti. Anche volo e navigazione da diporto possono ricominciare, nel rispetto delle norme.
Insomma, lentamente si torna alla normalità anche attraverso lo sport: un processo necessario perché, è vero, il lockdown ci ha salvato da conseguenze drammatiche, ma il tornare a fare quello che ci rende felici sarà la cosa che veramente ci salverà.
INCLUSIONE – Sport sociale contro l’omofobia: impegno e opportunità
Domenica 17 maggio è stata la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite.
«Dal punto di vista culturale e legislativo in diversi Paesi del mondo c’è ancora molto da fare – dice Manuela Claysset, responsabile delle Politiche di genere e Diritti Uisp – Anche in Italia troppi sono ancora i casi di violenza, di aggressioni , di bullismo nei confronti di ragazze e ragazzi, di persone gay, lesbiche, transgender che riempiono le cronache. Nel nostro Paese ancora non c’è una legge nazionale contro l’omofobia che riconosca questi reati e che dia supporto alle vittime. Alcune Regioni hanno invece approvato Leggi regionali che speriamo siano presto da esempio. L’attenzione e l’impegno devono continuare, anche e soprattutto nell’ambito sportivo. In questi anni come Uisp abbiamo promosso ed aderito a molte attività di sensibilizzazione organizzate sul territorio: tornei, camminate, manifestazioni sportive svolte in collaborazione con istituzioni e associazioni LGBTI. Abbiamo cercato di mettere in atto azioni concrete, come il tesseramento Alias per atleti transgender, unica associazione sportiva con questa opportunità».
E poi la formazione e sensibilizzazione rivolte a dirigenti e tecnici sul territorio, in collaborazione con Centri Studi e rappresentanti del mondo accademico, per promuovere una cultura sportiva sempre più attenta e inclusiva. Un impegno continuo e quotidiano, che vede i dirigenti territoriali e regionali Uisp far parte di tavoli di lavoro istituzionali, collaborare con reti associative, per promuovere i diritti dello sport per tutti e per tutte.
NAZIONALE – Il presidente Manco al Governo: regole certe per lo sport
Negli ultimi giorni, l’Uisp è intervenuta in più occasioni, anche con una lettera indirizzata direttamente al ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, per chiedere al Governo la necessità di fare uno sforzo in più, nella stesura delle Linee-Guida per le azioni di mitigazione legate alla ripresa dello sport, al fine di evitare il moltiplicarsi di protocolli applicativi di dettaglio che non garantirebbe, nei fatti, la salute dei praticanti.
«Il testo dell’ultimo DPCM lascia ancora troppa discrezionalità ai singoli enti sportivi nelle modalità di apertura, e questo comporta rischi per la salute – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – chiediamo che le prescrizioni per contenere il rischio di contagio siano chiare ed uguali per tutti e che sia tenuta alta l’attenzione nella fase dei controlli da parte delle pubbliche amministrazioni, affinché il diritto alla salute e alla pratica sportiva siano garantiti nella piena sicurezza dei praticanti. Abbiamo posto il tema all’attenzione anche del presidente del Coni Giovanni Malagò in una recente call alla presenza degli Enti di Promozione sportiva».
SPECIALE UISP – Tutti gli articoli di VareseNews in collaborazione con UISP Varese
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