Manifestazione in piazza Santa Maria, il Pd porterà il caso in consiglio comunale

"Grande perplessità" verso l'evento organizzato dal presidente del Distretto Urbano del commercio. Ma anche una critica all'amministrazione Antonelli, giudicata litigiosa e inconsistente

La manifestazione degli esercenti

Riceviamo e pubblichiamo la posizione del Partito Democratico di Busto Arsizio sulla manifestazione andata in scena sabato in piazza a Busto

 

Abbiamo accolto con grande perplessità il flash mob lanciato negli scorsi giorni dal Presidente del Distretto Urbano del commercio e tenutosi stamattina. Non possiamo che essere increduli nell’aver visto organizzare una vera e propria manifestazione nel pieno dell’emergenza coronavirus che ha costretto tutti i cittadini a fare enormi sacrifici per prevenire la diffusione di un contagio di massa. Ad oggi, infatti, la crisi non è ancora stata superata dal momento che non è stata trovata alcuna cura e la fase di convivenza con il virus, la cosiddetta fase 2, non è neppure iniziata.

Per questo motivo il gruppo consiliare del Partito Democratico porterà il caso in Consiglio Comunale ritenendo doveroso fare luce su quanto accaduto nell’interesse della cittadinanza e della salvaguardia della salute pubblica. Pur comprendendo e condividendo le preoccupazioni delle categorie commerciali più esposte di fronte agli effetti della crisi, riteniamo sia stato un errore aver esposto commercianti e cittadini al rischio di contagio, al solo fine di cavalcare la paura e l’ansia rispetto al futuro, anziché coltivarne la speranza di uno migliore attenendosi alle disposizioni sanitarie ancora vigenti.

Al rischio generato si somma anche l’irresponsabilità di aver lanciato un messaggio politico sbagliato, ovvero che il Governo e le istituzioni locali non siano interessate a risolvere il problema di una categoria di fortemente penalizzata. Ma è vero l’opposto: il Governo sta agendo con cautela per permettere a tutte le categorie di poter lavorare in sicurezza per i prossimi mesi, minimizzando il rischio di ricadute nella crisi più profonda e quindi di dover tornare a chiudere le attività vanificando tutti gli sforzi fatti sinora.

A livello locale, inoltre, il gruppo consigliare ha chiesto sin da Marzo di esonerare i cittadini e le attività commerciali dal pagamento dell’addizionale comunale IRPEF e di ridurre gli altri tributi locali (IMU, TASI e TARI) fintanto che le attività resteranno sospese. Anche altri gruppi consiliari stanno proponendo analoghe istanze.

Infine, constatiamo per l’ennesima volta la litigiosità e l’inconsistenza di questa maggioranza comunale, tenuta insieme da sempre solo da accordi di palazzo. Il Presidente del Distretto urbano del commercio – anche se finge di dimenticarsene – è un esponente politico della maggioranza che lo ha scelto proprio per ricoprire questo incarico. Nonostante ciò, manifesta anche contro la sua Amministrazione, laddove il Sindaco Antonelli tace, forse perché condivide le modalità della protesta o forse perché non vuole prendere posizione contraria. Invece il primo partito della città – la Lega – ne chiede le dimissioni, aprendo così una frattura nella maggioranza ora più che mai evidente, solo pochi mesi dopo la nomina condivisa con il resto della maggioranza.

Nel mentre i cittadini – e tra loro anche i commercianti – chiedono risposte che, almeno a livello comunale, si potrebbero già trovare se solo ci fosse la volontà, meglio ancora se condivisa, di attuare almeno in parte le misure che sono state proposte in primis dal Partito Democratico e quindi dalle altre forze politiche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Maggio 2020
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