Primo giorno di riapertura del cimitero: ed è subito coda

Ingressi contingentati nell'area cimiteriale castellanzese (non più di 15 in contemporanea) e nel parcheggio in molti si sono messi in coda. Il sindaco: "Non affollatevi, serve responsabilità e cautela"

cimitero castellanza fase 2

In coda davanti all’ingresso del cimitero di Castellanza per portare un saluto e una preghiera ai propri congiunti defunti. La prima mattina di riapertura del cimitero di Castellanza (che è stato riaperto dall’amministrazione martedì, giovedì e sabato fino alle 12) ha visto subito l’afflusso di un centinaio di persone (numero approssimato per difetto) nelle 4 ore di cancelli aperti. All’ingresso due volontari dell’associazione Carabinieri in congedo limitavano l’ingresso ad un massimo di 15 persone presenti con temporaneamente nell’area cimiteriale.

Per alcuni (molti dei quali anziani) questo ha significato attendere in piedi, in fila e a distanza di almeno un metro, per decine di minuti. Sul posto è stata inviata anche una pattuglia composta da due agenti della Polizia Locale cittadina a vigilare all’esterno per evitare capannelli di persone. Se per il fiorista è stato un primo giorno di riapertura tutto sommato positivo, lo è stato un po’ meno per chi si aspettava maggiore elasticità nell’afflusso.

Il sindaco Mirella Cerini, però, rimane sulla sua posizione: «Responsabilità e cautela significa evitare di affollarsi fuori dal cimitero perchè è aperto martedì, giovedì e sabato mattina. Mi appello al senso di responsabilità dei cittadini che, nel caso in cui l’attesa per l’ingresso è troppo lunga, possono tornare due giorni dopo».

Il sindaco sottolinea che siamo ancora in una fase in cui il rischio contagio è elevato tanto è vero che le motivazioni per uscire sono sempre quelle legate alle strette necessità, motivi di lavoro o salute. Per l’amministrazione comunale, dunque, non è possibile ritenere la visita ai propri cari estinti una “stretta necessità”.

Il sindaco sottolinea anche che la scelta di aprire i cimiteri tre mattine alla settimana va nella direzione di responsabilizzare i cittadini, dando loro la possibilità di portare un rapido saluto alle tombe dei propri cari e di cambiare i fiori ma non di sostare per un periodo più lungo di qualche minuto. Per le pulizie di primavera delle tombe e dei loculi, dunque, non è ancora il momento.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Maggio 2020
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